Su disposizione del Questore Francesco Messina, gli equipaggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno attuato un nuovo servizio serale interforze per verifiche e controlli amministrativi agli esercizi commerciali. Con l’ausilio della Polizia Municipale e di personale della S.I.A.E. sono stati ispezionati alcuni locali di intrattenimento serale di Fontivegge, Ponte S. Giovanni e Collestrada.
Queste le violazioni più significative:all’interno di un negozio etnico di Fontivegge i poliziotti hanno identificato tra gli avventori 9 pregiudicati, tra cui alcuni per stupefacenti; si è quindi fatta intervenire una unità cinofila della Guardia di Finanza che ha scovato, appena fuori dal locale, alcune dosi di marijuana pronte per la vendita, verosimilmente abbandonate poco prima all’arrivo delle Forze di Polizia. Al titolare dell’esercizio, un nigeriano del ’72, personale della Guardia di Finanza ha contestato la sistematica mancata emissione di scontrini fiscali nonché il mancato pagamento del canone R.A.I. per l’apparecchio televisivo presente. Il personale della S.I.A.E. ha, invece, elevato sanzione per il mancato pagamento dei diritti d’autore dovuti per la diffusione della musica all’interno del locale.
Non è andata meglio in un negozio etnico di via Sicilia, gestito da un nigeriano del ’79, cui è stata contestata la violazione del divieto di vendere generi alimentari. In un circolo privato di via del Macello al gestore, un cittadino romeno del ’69, è stato contestato il mancato pagamento dei diritti d’autore per la musica diffusa nel locale. Nel mirino è finito anche un night-club di via Centrale Umbra gestito da un perugino del ’60 e di recente convertito in circolo privato; nel locale sono stati identificati 7 avventori che non risultavano, tuttavia, provvisti di tessera associativa. Ciò ha dato il via ad approfondimenti da parte della Polizia Municipale in merito all’ipotesi della eventuale sussistenza di un esercizio pubblico abusivo. Accertamenti in corso da parte della Guardia di Finanza sulle 6 intrattenitrici di sala, di nazionalità est europea, in relazione al rispetto delle regole sulla assunzione dei lavoratori.