Continuano i sequestri relativi al falso olio Made in Italy. Gli investigatori dell'Ispettorato repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali hanno bloccato oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente da Spagna e Grecia
e commercializzate come olio 100% Italiano. L’attività di indagine, complessa e minuziosa, ha ricostruito un sistema messo in atto con l’esplicito obiettivo di frodare i controlli di qualità. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani in collaborazione con la Guardia di finanza, hanno bloccato un sistema bencollaudato, creato nel 2014 in Puglia e Calabria, procedendo a 16 sequestri nelle due regioni e anche in Umbria.
Le aziende olearie umbre, tuttavia, sembrano al momento far capo a imprenditori ignari del sistema di raggiro. L’operazione “Mamma mia” ha consentito di bloccare l’olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano, per un valore di oltre 13 milioni di euro. Attualmente risultano 8 indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali.