Marco Gasperi, trent’anni, del Movimento Cinque Stelle, vicepresidente del Consiglio comunale di Città di Castello, candidato sindaco nel 2016: è accusato di rapina aggravata. Nelle scorse settimane la Procura della Repubblica di Perugia gli ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a suo carico. Accusato di essere entrato con il volto travisato nella sala scommesse Gold Faraone e, sotto la minaccia di un’arma, di essersi fatto consegnare 4.500 euro da una dipendente. In un comunicato stampa diffuso dai carabinieri viene precisato che: «Accertamenti, che sin dall’inizio avevano consentito ai Carabinieri di focalizzare l’attenzione sul giovane, abituale frequentatore della stessa sala scommesse, avevano già portato al sequestro dell’arma verosimilmente utilizzata nella rapina e legittimamente detenuta, nonché di alcuni capi di abbigliamento (cappellino, guanti etc) indossati dal presunto rapinatore. I successivi approfondimenti, svolti anche sui filmati delle concitate fasi della rapina registrati dall’impianto di videosorveglianza della sala scommesse, oggetto tra l’altro di una approfondita relazione tecnica della “Sezione Fonica e Audiovideo” del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma (R.I.S.), hanno quindi permesso ai Carabinieri ed all’Autorità Giudiziaria, di cristallizzare gli elementi fondanti il pesante quadro indiziario, che ha dato origine al provvedimento notificato al giovane».
Marco Gasperi in un’intervista alla Nazione dichiara: “Sono sereno perché, anche se ci vorrà tempo, la verità verrà fuori. Non ho bisogno di dimettermi, non sono colpevole di nulla”.