“Con gli ultimi congressi di circolo si chiude la fase più intensa del congresso nazionale del Partito Democratico prima delle primarie del 30 aprile. Negli ultimi dieci giorni migliaia di iscritti sono stati chiamati a un confronto decisivo, a discutere, ascoltare, esprimere riflessioni e proposte sul futuro del Pd e del Paese”. Così, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli, che aggiunge: “Il Pd Umbria ha onorato questo passaggio con una mobilitazione importante: sono stati oltre 7.200 (oltre 5.100 in provincia di Perugia e quasi 2.100 in provincia di Terni) gli iscritti che hanno partecipato alle assemblee in 220 circoli in tutta la regione. Un’affluenza che, a dispetto delle polemiche degli ultimi giorni, segna in termini assoluti un aumento dei votati rispetto al 2013 (data dell’ultimo congresso) di 900 unità e che dimostra che il Pd, in Umbria, è un partito vitale e presente sul territorio.
Al di là dei numeri, poi, l’impegno e la passione di quanti hanno contribuito a mettere in piedi un passaggio così complesso restituisce l’immagine di un Pd che rimane tra i pochi riferimenti, nel Paese, rispetto a un modo di fare politica partecipato, trasparente, democratico, che rifugge scorciatoie ma che conosce la fatica del confronto, quello vero, sulle idee. Ovunque – aggiunge Leonelli – si è animato, grazie al prezioso contributo di decine di volontari, che ringrazio sin da ora per quanto hanno fatto e per quanto faranno per i prossimi appuntamenti, un dibattito franco e costruttivo, in un clima di rispetto e di confronto, nella convinzione che il pluralismo è per noi un valore fondamentale”. Già in agenda, per i prossimi giorni, la convenzione provinciale (il 5 aprile) e quella nazionale (il 9 aprile). “Ho già chiesto qualche giorno fa che le convenzioni provinciali del 5 aprile non rappresentino un mero passaggio formale e senza anima – ancora Leonelli – ma diventino un ulteriore luogo di approfondimento per non mandare sprecata una importante occasione di realizzare uno spazio in cui ciascuno possa dire la sua sul futuro del Pd e del Paese”. E per le primarie “al di là della scelta rispetto alle candidature, che per quanto mi riguarda sarà una scelta coerente rispetto al mio percorso politico nel Pd, l’auspicio – e l’impegno – è che rappresentino un grande momento di apertura e di mobilitazione, che faccia bene al Pd e che lo rafforzi in virtù delle importanti responsabilità che porta sulle spalle e delle sfide che si candida ad affrontare”.
Per quanto riguarda i risultati del voto, Matteo Renzi ha ottenuto 5.484 voti (75,88%), Andrea Orlando ne ha ottenuti 5.606 (22,22%) e Michele Emiliano ha registrato 137 voti (1,09%).