Ieri si è tenuto l’incontro istituzionale ed operativo tra Regione e Anci per definire il nuovo piano di emergenze da attuare in 29 comuni dell’Umbria, per contrastare la crescita dei contagi e prendere immediate decisioni che non riguardano soltanto la chiusura delle scuole.
I sindaci adotteranno misure cautelative in tutti i comuni coinvolti, compresi Perugia e Magione, considerati ad alto rischio e, dunque, “zona rossa”.
Oggi si riuniranno nuovamente i sindaci e le istituzioni regionali per decidere le sorti degli studenti .
L’Anci ha proposto una soluzione unica per tutti gli istituti, elementari, primari e secondari, per tutti i 29comuni umbri. Alcuni provvedimenti sono stati adottati gia dalla giornata di ieri come ad esempio a Perugia ed a Magione.
Le nuove limitazioni prevedono: Coprifuoco anticipato alle 21, transenne nelle aree a rischio assembramento, stop consumo di cibo e bevande nei bar , chiusura dei distributori automatici di alimentari e niente utilizzo delle aree gioco nei parchi.
La spesa si può effettuare una volta al giorno e da parte di un solo familiare.
Per quanto concerne le scuole, sono in tutto 169 le classi in isolamento in soli due giorni passate da138 a 169. alle materne sono passate da 31 a 34 e da 75 a 90 alle elementari, da 28 a 37 alle medie.
Le persone in isolamento sono passate da 2.724 a 3.378; numeri elevatissimi se si considera che l’Umbria è una piccola regione. le scuole potrebbero non chiudere, ma nel caso di decisioni contrarie i genitori sono pronti a ricorrere al Tar, I comuni hanno chiesto alla regione di prendere la decisione e, nel caso emmettere l’ordinanza.
Nel comune di Magione si è verificato il caso di un operatore positivo che ha fatto scattare la quarantena nelle materne di San Feliciano e Sant’Arcangelo. L’Usl 1 sta organizzando lo screening: mille soggetti da testare.