Un anno e otto mesi per il papà che il 10 ottobre del 2019 si è barricato per oltre un’ora in una scuola comprensiva di Sant’Eraclio, frazione di Foligno, minacciando di far saltare tutti in aria con una bomba.
L’uomo chiedeva di poter parlare con un magistrato, minacciando di farsi saltare in aria: sul posto Polizia e Vigili del Fuoco che hanno fatto uscire tutti gli alunni presenti nelle aule. Inizialmente aveva portato con sé la figlia, minacciando di avere un ordigno, ma poi la piccola è stata fatta uscire insieme agli altri bambini.
Poche ore dopo l’uomo si è arreso: non aveva con sé armi e anche l’ordigno si è rivelato falso.
Tutto questo perché nei suoi confronti era stato emesso un provvedimento di allontanamento dalla figlia.
Ora l’uomo è stato condannato.
Lo ha deciso il gup Federica Fortunati al termine del processo con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica a carico del 57enne a cui è stata riconosciuta la seminfermità. Per l’imputato, presente in aula insieme al difensore Michele Morena, il pm della procura di Spoleto, Patrizia Mattei, aveva sollecitato la condanna a due anni contestando il sequestro di persona aggravato ai danni della figlia minore, procurato allarme, interruzione di pubblico servizio, cioè dell’attività didattica a scuola, e violenza privata ai danni di una collaboratrice scolastica.
Richiesta, questa, condivisa dalla parte civile, ossia la ex moglie e la figlia dell’uomo, rappresentate dall’avvocato Daniela Mannaioli: a loro il giudice, che all’imputato ha concesso le attenuanti generiche, ha riconosciuto una provvisionale di 5 mila.