È stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per il reato di concussione, mentre nel frattempo nei suoi riguardi è arrivata l’assoluzione con formula piena per altri capi di imputazione.
Questa la decisione presa dal collegio dei giudici del tribunale di Terni nel tardo pomeriggio di martedì in merito al processo nei confronti di Alessandro Chiappalupi, 52 anni, ex consigliere comunale e dipendente di Equitalia che nel 2010 venne arrestato dalla Guardia di finanza di Terni.
Secondo quanto ricostruito dalla procura Chiappalupi, tra il 2008 e il 2010, in qualità di addetto alla riscossione di tributi avrebbe trattenuto delle somme, per diverse migliaia di euro, dai versamenti di alcuni cittadini con posizioni da sanare. Chiappalupi si è sempre dichiarato innocente.
La decisione I giudici hanno stabilito la condanna a due anni e mezzo su fatti giudicabili relativi a sette capi di imputazione, mentre Chiappalupi, difeso dall’avvocato Roberto Migno, è stato assolto per altri undici capi di imputazione, con la prescrizione intervenuta per i fatti precedenti al 2008.
Alla sbarra nello stesso procedimento era finito anche un collega di Chiappalupi, difeso dagli avvocati Carlo Viola e Anna Alberti, che è stato assolto con la formula ‘il fatto non sussiste’.