Correva l’anno 2015 ed in ballo c’erano due posti di dirigente farmacista e dirigente del servizio farmaceutico territoriale dell’USI Umbria 1, e già allora era stato rivelato ad alcuni candidati il tema che sarebbe stato oggetto della prova scritta.
La Procura della Repubblica di Perugia ha chiamato alla sbarra Alessandro Benedetti e Luana Mascotto, presidente della commissione d’esame “per aver rivelato, in violazione dell’obbligo di segretezza l’oggetto della traccia della prova scritta (farmaci antitumorali), il tipo di prova pratica che avrebbero dovuto sostenere e i 15 argomenti della prova orale.”
Naturalmente tutti i candidati che avevano ricevuto precise indicazioni risultavano nelle prime sette posizioni in graduatoria.
Poi presto si tornerà a parlare della famosa indagine, con 18 indagati, che riguarda sempre la sanità e risale al 2011 con 23 capi di imputazioni e contestazioni che vanno dall’associazione per delinquere alla truffa, ma anche peculato e concussione e per i quali sono indagati Perelli (dirigente del Servizio accreditamento della Regione), il figlio Francesco, i dirigenti regionali Luca Orlandi e Linda Richieri, i farmacisti Alessandro Rossi, Massimo Ceccarelli, Andrea Lilli; Pantelis Kurtsopulos, Giuseppina Manuali, Roberto Zavadhal, Sertorio Lalli e Giuseppina Mantucci.
Allora come oggi vengono chiamati in causa appartenenti alla massoneria umbra.