Si è conclusa una parte della maxi inchiesta Concorsopoli, con la condanna dell’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca, difeso dall’avvocato Francesco Falcinelli, e dell’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi (che aveva ottenuto il patteggiamento), difeso dall’avvocato Francesco Crisi.
I due funzionari sono stati condannati a scontare tre anni (Emilio Duca) per tutti i 20 capi di imputazione, ad eccezione di tre episodi di falso, e due anni con pena sospesa (Maurizio Valorosi). Il verdetto è stato confermato ieri, lunedì 8 marzo, dal gup Lidia Brutti. Il 16 marzo è atteso il procedimento primario del maxi processo che dovrebbe concludere l’inchiesta che lo scorso 26 gennaio ha visto 32 rinviati a giudizio, tra cui l’ex presidente della Regione Catiuscia Marini e l’ex sottosegretario Giampiero Bocci, già segretario del Pd umbro.
Emilio Duca era accusato – insieme all’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi – di rivelazione di segreti d’ufficio, falso e abuso per i concorsi per infermieri, anestesia, geriatria e categorie protette che la Procura ha considerato pilotati.
L’ex dirigente del Santa Maria della Misericordia è stato accusato anche di peculato, dal momento che, secondo l’accusa, avrebbe fatto eliminare dal suo ufficio le cimici installate dalla Guardia di Finanza, servendosi di una ditta specializzata e avrebbe poi presentato il “conto” dell’intervento tecnico all’Azienda ospedaliera.
Il gup ha inoltre ingiunto la pena delle provvisionali da riconoscere alle parti civili per un totale di 90mila euro. Di questi, 50mila euro all’Azienda ospedaliera di Perugia, 20mila alla Usl 1 e 20mila alla Regione Umbria.
A Emilio Duca è stata riconosciuta l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni, il risarcimento del danno agli enti parte civile e il versamento di 3mila euro per le associazioni costituitesi parte civile, tra questi l’Unione nazionale consumatori.
I sostituti procuratori della Repubblica di Perugia, Paolo Abbritti e Mario Formisano, avevano chiesto una condanna a tre anni e due mesi per Emilio Duca già a fine gennaio scorso.