I i sostituti procuratori della Repubblica di Perugia titolari dell’inchiesta sui concorsi truccati a Perugia, Paolo Abbritti e Mario Formisano, hanno chiesto una condanna a tre anni e due mesi per Emilio Duca, ex dg dell’azienda ospedaliera di Perugia, imputato nel rito abbreviato del processo costola del maxi processo Concorsopoli, che martedì 26 gennaio ha visto 32 rinviati a giudizio.
L’ex direttore generale del Santa Maria della Misericordia è accusato – insieme all’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi – di rivelazione di segreti d’ufficio, falso e abuso per i concorsi per infermieri, anestesia, geriatria e categorie protette che la procura
considera truccati.
La richiesta è stata avanzata in aula, nella sede del tribunale penale di Perugia, davanti al giudice Lidia Brutti. La requisitoria dei pm è durata oltre due ore e mezzo. La sentenza è attesa il 18 febbraio.
A giudizio, tra gli altri, l’ex presidente della Regione Catiuscia Marini, l’ex segretario Pd e sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci e l’ex assessore regionale alla sanità Luca Barberini: ai tre è contestata anche l’associazione per delinquere, insieme a Duca e Valorosi.
Valorosi – difeso da Francesco Crisi – ha già presentato istanza di patteggiamento, con pena accordata di due anni e l’esclusione delle aggravanti. Nel frattempo alcuni reati – in particolare il falso – sono stati assorbiti dal processo principale. Ammesse come parti civili Usl 1, rappresentata da Francesco Maresca, Regione dell’Umbria, difesa da Annarita Gobbo, azienda ospedaliera di Perugia con Fabio Pili del foro di Cagliari, Cittadinanzattiva assistita da Alessandra Bircolotti e Unione nazionale dei consumatori con l’avvocato Leonardo Gorbi.
Martedì nell’udienza preliminare c’è stato il non luogo a procedere, quindi il prosciogilimento, per Serena Zenzeri – difesa a Claudio Lombardi e Luca Gentili – e l’assoluzione per Fabio Madonnini, assistito da Vincenzo Maccarone.