Di Ciuenlai – Adesso, dopo la caduta di Assisi, secondo certi commentatori, Romizi sarebbe solo, soletto, in un mare rosso che lo circonda.
Ora mi domando se chi scrive queste cose conosce la geografia politica dell'Umbria. Credo di no, visto che , miracolosamente, Spoleto è ripassata, senza elezioni, dal centrodestra al centrosinistra e visto che, proprio nella zona di Perugia, ad essere isolato non è Romizi, ma il Povero Betti, sindaco Pd di Corciano, che nel comprensorio deve fare i conti oltre che con il potente vicino, anche con i primi cittadini di centrodestra di Deruta e Torgiano. Ma anche guardando solo ai risultati dell'ultima tornata questa lettura non tiene conto dei numeri usciti dalle urne. Il centrodestra è vero che ha perso la città di San Francesco, ma ha guadagnato Amelia (la città dell'ultimo incarico di Luciano Lama), Calvi dell'Umbria e Bettona che uniti fanno, in termini di popolazione (certamente non di prestigio), una cifra vicina a quella di Assisi. Ma c'è di più il Pd ha perso il controllo anche di Parrano e di Bevagna, in mano ad esponenti di Sinistra Italiana o a Civici. Infine se facciamo un'esame generale scopriremo che, in Provincia di Perugia, le maggioranze con il Pd dentro governano solo il 50,28% della popolazione. La gran parte del restante 49,72 è controllato, da sindaci di Centrodestra (Perugia, Spoleto, Bastia, Deruta, Torgiano, Collazzone, Valfabbrica, Sigillo, Passignano, Bettona, Norcia ed un'altra decina di piccoli municipi).Allora dove sarebbe l'isolamento? Se c'è, assomiglia a quello dell'Inghilterra ; è splendido!
Ma questa, purtroppo, non è la sola “bufala” che in quest'ultimo periodo ci è stata propinata”. E' da due anni che ci sentiamo ripetere che Romizi è il primo sindaco “non di sinistra” del capoluogo, dal dopoguerra ad oggi, dimenticando i 6 anni, dal 1964 al 1970, della Giunta Berardi – Quattrocecere, che mandò il Pci e la sinistra socialista all'opposizione. Stessa cosa per Assisi. La Proietti è stata indicata come il primo sindaco sostenuto dalla sinistra della città, dimenticando il comunista Vitali (si comunista non democratico o diessino), che perse con Bartolini, solo per la sua cocciuta coerenza. Si rifiutò, infatti, di apparentarsi con il socialista Romoli, ritenuto figlio della prima repubblica e delle sue pratiche politiche, consegnando così , su un piatto d'argento, Assisi al “giovane” Bartolini. Poi i fondi del terremoto e del Giubileo hanno fatto il resto e aiutato a cementare il dominio del centrodestra da allora ad oggi.
Tanto per la storia e non per la cabala.