L’insufficienza venosa cronica consiste nell’incapacità del sangue delle vene a ritornare al cuore dopo essere arrivato fino agli arti inferiori, dove tende a ristagnare. Può avere origine da un’alterazione delle vene, la cosiddetta insufficienza venosa cronica organica, o può essere causata da un’iperattività delle vene stesse, la cosiddetta insufficienza venosa cronica funzionale.
Le cause
L’insufficienza venosa cronica organica può essere causata da una dilatazione delle pareti delle vene (varici) che a sua volta può derivare da varie cause come gravidanze, sovrappeso, ritenzione idrica e altre ancora. L’insufficienza venosa cronica è molto diffusa, soprattutto tra le donne, tanto che si calcola che in Italia 3 esponenti del sesso femminile su 10 ne siano affette in varia misura.
L’insufficienza venosa cronica funzionale deriva invece da un sovraccarico di lavoro delle vene che può essere causato da posture errate, scarso movimento degli arti inferiori o alterazioni della pompa muscolare.
L’eccesso di peso rappresenta un chiaro fattore di rischio per l’insorgere e lo sviluppo dell’Insufficienza venosa cronica degli arti inferiori. Questo perché gli obesi tendono anzitutto a muoversi poco, e il loro sangue viene pompato molto più lentamente a causa del gran numero di cellule adipose presenti in parti del corpo interessate dal flusso del sangue diretto verso gli arti inferiori.
I sintomi
L’insufficienza venosa cronica funzionale si presenta attraverso disturbi e sintomi che riguardano le gambe. Questi vanno dal gonfiore diffuso, alla pesantezza degli arti a formicolii, prurito e anche dolore e crampi che sopravvengono soprattutto nel corso della notte. Dal punto di vista visivo, questa patologia può provocare alterazioni della cute, vene varicose e capillari in evidenza.
Sintomi che tendono a manifestarsi in particolar modo nei mesi estivi, contraddistinti da temperature esterne più elevate. I disturbi aumentano poi con l’aumentare del ristagno di sangue, che provoca una maggiore pressione nelle vene. In questo caso si possono verificare infiammazioni che possono portare a rottura delle pareti dei vasi.
La cura
Esistono diversi tipi di terapie legate all’insufficienza venosa cronica. Esse variano a seconda di quale sia la causa di questa patologia. L’insufficienza può essere curata con farmaci, che però hanno l’effetto di ridurre l’effetto dei disturbi senza intaccarne o guarirne la causa. Nel caso in cui i problemi sorgano da malfunzionamento del sistema cardiovascolare vengono prescritte speciali calze elastiche. Se invece l’insufficienza è dovuta alla presenza di varici, può essere risolta con l’asportazione di queste.
La prevenzione
Non esiste modo certo di evitare l’insufficienza venosa, tuttavia è possibile contrastarne l’avanzamento. Alcune misure preventive sicuramente importanti sono la pratica sportiva oltre al raggiungimento e al mantenimento di un peso corporeo nella norma. Una muscolatura dei polpacci sviluppata stabilizza le vene e garantisce, grazie alla pressione esterna esercitata, il funzionamento della pompa venosa. Per le persone che durante l’attività lavorativa passano molto tempo in piedi è tuttavia particolarmente impegnativo allenare la muscolatura delle gambe dopo una lunga giornata di lavoro. Per questo devono sfruttare ogni occasione disponibile per muoversi. L’esecuzione di esercizi contribuisce a scaricare le vene, sollecitando l’intera muscolatura delle gambe. Salire le scale è un’attività particolarmente adatta a questo scopo. Inoltre con l’aiuto della ginnastica per le vene nelle pause o la sera, le vene si rinforzano ulteriormente.
L’intervista di Maria Rita Chiacchiera al dottor Tommaso Tracchegiani