La Usl Umbria 1 aveva affermato “Color Glass non è un’azienda insalubre”. Ora tutto viene rimesso in discussione dal giudizio espresso dell’Istituto superiore di Sanità sulla classificazione della Color Glass di Trestina in merito alla classificazione stessa dell’impresa
A dire la sua è il direttore del dipartimento prevenzione della Usl Umbria 1, dottor Giorgio Miscetti, che ha scritto una lettera al sindaco Luciano Bacchetta, alla Regione Umbria Servizio autorizzazione ambientale e all’Arpa Umbria, nella quale tra l’altro si afferma che “il parere tecnico emesso dall’Istituto Sanità, trasmesso dal Ministero della salute al Comune, trasmessoci il 22 agosto, colloca l’azienda tra le industrie di 1 classe, inquadrando tale attività nelle sostanze chimiche in elenco, come produzione di biossido”.
In precedenza invece la Usl Umbria 1 aveva inquadrato la Color Glass “non come fabbricazione di biossido di titanio da un rifiuto non pericoloso”.
Adesso questo giudizio è stato completamente ribaltato.
Come scrive il Corriere dell’Umbria “Non si può escludere che questa sia stata la diretta conseguenza della iniziativa assunta dal Wwf ed il Comitato per la salute Trestina-Calzolaro che ha presentato un esposto alla procura, al nucleo operativo ecologico dell’Arma, ai carabinieri forestali e alla Finanza che chiama in causa due funzionari della Usl Umbria 1 che sono stati chiamati a rispondere di “omissione di atti d’ufficio e falso ideologico”. La denuncia si basa sul fatto che i chiamati in causa avrebbero “per omesso riscontro all’istanza di annullamento in autotutela del parere Usi Umbria 1, rinnovato l’autorizzazione alla gestione di un impianto per il recupero di rifiuti non pericolosi”. Insomma una storia che pare si stia incartando sempre di più”.