Le elezioni amministrative sono slittate dalla primavera all’autunno. In Umbria sono 11 i Comuni che andranno al voto probabilmente il 10 e 11 ottobre.
Si eleggono cinque sindaci in provincia di Perugia a Città di Castello, Assisi, Bettona, Bevagna e Nocera Umbra e sei nel Ternano: ad Amelia, Montecastrilli, Avigliano Umbro, Castel Giorgio, Otricoli e Parrano. Solo due municipi, Assisi e Castello, sono oltre la soglia dei 15mila residenti che vuol dire rischio ballottaggio.
Nel blocco degli undici municipi, la prima posizione per ordine d’importanza spetta a Città di Castello.
E nella città di Burri al momento ci sono poche certezze perfino su chi e quanti saranno i candidati sindaco e relative coalizioni.
Anche nella scorsa tornata elettorale si erano presentati numerosi concorrenti e fra tutti si aggiudicò la fascia tricolore, al primo turno, contro tutti i pronostici, Luciano Bacchetta, con oltre il 53%.
Questa volta però Bacchetta non potrà ricandidarsi avendo svolto due mandati consecutivi.
E dunque nel panorama politico al momento si contano cinque aspiranti a divenire primo cittadino, ma resta la confusione perfino sulle coalizioni che dovrebbero sostenerli.
Due sono espressione del centrodestra. Con Fratelli d’Italia che punta su Andrea Lignani Marchesani che ha dato il via libera alla sua candidatura, “se necessario anche in solitaria”.
Per la Lega si è fatto avanti Roberto Marinelli, avvocato di 44 anni, che avrebbe posto come condizione quella di una propria lista, con persone scelte direttamente da lui. L’avvocato al momento comunque non ha sciolto del tutto le riserve.
Nel campo di centrosinistra e civici di varia estrazione potrebbero alla fine emergere tre candidature.
Da settimane i gruppi dirigenti di maggioranza di Pd e Psi parlano di dare vita ad “una larghissima coalizione – come detto dal segretario dei socialisti Marco Mearelli – conciliando anche sensibilità diverse”, che dovranno comunque trovare una convergenza su un unico nome.
Il Pd dal canto suo guarda con molta attenzione a Luca Secondi, che in base alle regole interne ha raccolto le firme per la sua candidatura ed ha avuto il sì di oltre il 50% delle sezioni territoriali, sia ad eventuali primarie di coalizione che direttamente come candidato sindaco.
Altri nel Pd tifernate invece tifano per il docente universitario Rosario Salvato.
Intanto Filippo Schiattelli, capogruppo di Unione Civica Tiferno, ha avuto un incontro con l’attuale assessore al sociale Luciana Bassini, offrendole la possibilità di essere candidata sindaco per una coalizione mista tra gruppi politici e raggruppamenti civici.
Ancora tutto da decifrare invece il cartello a cui hanno aderito M5S, Castello Cambia, Leu, Verdi Europei La Sinitra, con una nome ancora da identificare. Se ci sarà.