Chiude a Spoleto la farmacia interna all’ospedale costringendo i reparti a fare il giorno prima la lista dei farmaci occorrenti.
Sulla questione c’è da registrare un intervento del Tribunale dei diritti del malato che chiede che intervengano le istituzioni.
Secondo l’associazione “ci vuole un intervento deciso dei nostri amministratori, magari nominando anche un assessore comunale alla sanità in grado di sedersi al tavolo regionale dove verrà discusso il piano regionale”, è scritto in una nota del Tdm della presidente Bianca De Angelis. Il Tdm chiede a gran voce l’intervento deciso della politica cittadina. Alla quale chiede con forza “la presenza di un assessore comunale alla sanità, che al momento non c’è e che, inspiegabilmente, non si è mai voluto individuare afferma la nota è importante così che ai tavoli regionali possa essere un valido aiuto per la definizione di processi importanti i quali condizioneranno significativamente’ i prossimi anni e, di conseguenza, la vita del San Matteo”.
Il tribunale presieduto da Bianca De Angelis spiega che “quale entità del tutto apolitica, ha sempre auspicato un impegno lipartisan’ sulle questioni sanitarie aggiunge ma deve purtroppo prendere atto di un profondo ed irrazionale disinteresse da parte di chi governa. Se così non fosse non si capisce perché tutte le segnalazioni, nel tempo fatte, non sono mai state recepite più di tanto, nè hanno mai, purtroppo, determinato inversioni di rotta”. La recente chiusura del servizio farmaceutico, poi, avvenuto nel più totale silenzio, ha indignato ancor di più. Dato che ciò compromette “la necessità, da parte dei vari reparti, di approvvigionarsi giorno per giorno, senza poter contare su un magazzino in grado di dare risposte in tempo reale alle esigenze del paziente ricoverato”.