Di Ciuenlai – Stavolta sto con Renzi.
Dare alla minoranza del “Totò” che si oppone “a prescindere”, rende perfettamente l’idea di questa stantia e noiosa nenia, recitata da Bersani e soci sulla gran parte delle decisioni prese dal loro segretario e dalla stragrande maggioranza del Pd. Una nenia che da sempre il medesimo risultato; ci si oppone su questioni di fondo, che denunciano l’assoluta incompatibilità politica e direi ideologica tra le due parti e poi si finisce sempre a “tarallucci e vino”, accontentandosi di qualche briciola o di qualche virgola su leggi o documenti di partito.
Ha ragione Renzi, non si può rifare il Congresso ogni settimana. Perchè ormai è chiaro come la luce del sole che il Pd “ha cambiato definitivamente verso”. Non ci sono più spazi per una idea, anche sbiadita, di sinistra. Il Partito Democratico è ormai, in Italia, il garante degli interessi dei ricchi e dei poteri forti e in Europa della dittatura dei banchieri e dei finanzieri. Non occorre fare disegnini per dimostrarlo. Basta guardare cosa si è combinato sulle controriforme per capirlo. Attacco costante ai diritti di chi lavora, diminuzione delle tutele e degli spazi di democrazia, scacco matto continuo ai corpi intermedi di mediazione della società, per poter decidere senza nessun controllo, a cominciare dai sindacati e dai partiti (quelli veri).
Qui non si tratta più di essere o meno d’accordo con questo disegno, qui si tratta di mettere in campo strategie per combatterlo. C’è ancora qualcuno che pensa di farlo con le virgole di cui parliamo prima, o con “accordicchi” sotto banco per salvare qualche sedere? E c’è qualcuno che pensa che possa farlo chi (Bersani, D’Alema, Epifani, Veltroni, Sposetti e compagnia cantando) è il diretto responsabile di questa situazione?
No! Renzi è l’icona vivente del vostro fallimento. Ci vuole una sana e robusta autocritica e la consapevolezza che il danno è stato fatto e che non si può più riparare con una toppa. Ci vuole un mezzo nuovo e tanta volontà di rimettersi in discussione e di ricominciare un percorso diverso da quello seguito in questi ultimi 20 anni. Un percorso che tra i vecchi del Pds ed improbabili “sinistri” (Bertinotti, Vendola, Ferrero ecc.) ha ottenuto un risultato straordinario : la scomparsa della sinistra in Italia. Complimenti per la prestazione!