Continua il dibattito riguardante la trasformazione della residenza protetta Seppilli di Perugia in un ospedale Covid, scelta che per la Cgil Umbria sarebbe “assolutamente inopportuna e sbagliata”.
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro si dimostra fortemente preoccupata anche per la situazione della RSA di Fontenuovo, una tra le strutture più colpite dai contagi di Covid-19 in Umbria: “Chiediamo – si legge in una nota del sindacato – che si attivi un monitoraggio costante della situazione, l’obiettivo primario dovrebbe essere il potenziamento della medicina di territorio per evitare l’ospedalizzazione… e chiediamo l’attivazione di servizi che garantiscano beni di prima necessità a chi si trova in isolamento fiduciario e in isolamento sociale. Su questo aspetto una risposta chiara e urgente dal Comune di Perugia”.
La Usl Umbria 1 continua nel frattempo a tenere sotto costante monitoraggio delle residenze sanitarie assistenziali umbre. Al momento sono stati registrati 13 nuovi positivi tra ospiti e operatori socio-sanitari (4 ospiti contagiati a Fontenuovo, 2 al Casale Forabosco di Collestrada, uno alla Casa di Riposo Toschi Mosca di Gubbio, 5 a Le Cascine di Panicale e uno presso la casa di riposo Andrea Rossi di Assisi).
Due decessi registrati negli ultimi giorni proprio presso il Seppilli.