‘Salute, ambiente e paesaggio. Rischi e prospettive per il territorio: il caso della cava di Cerreto’. Questo il titolo della tavola rotonda in programma sabato 4 luglio, alle 10, nella sala dell’ex Chiesa del rosario di Panicale.
L’iniziativa vuole affrontare il tema dello sviluppo economico e occupazionale del comune di Panicale, e i rischi che l’autorizzazione di un nuovo insediamento estrattivo di cava può comportare per quel territorio, il suo paesaggio, la vivibilità e il tipo di sviluppo che si è creato da ormai tanto tempo.
Sono state invitate le istituzioni chiamate a decidere, ma soprattutto la Regione Umbria che ha un ruolo centrale nella procedura di Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) la quale ha registrato, anche nell’ultima scadenza, ventiquattro osservazioni rispetto alla proposta del proprietario della Cava di Cerreto Alto. L’evento affronterà anche il tema del riambientamento, e proporrà alle istituzioni soluzioni di recupero compatibili, senza la necessità di un nuovo sfruttamento.
All’incontro, coordinato da Luigi Fressoia di Italia Nostra, interverranno Francesca Giugliarelli, delegata ambiente del Fai Umbria, Francesca Caproni, direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, il consigliere regionale umbro Eugenio Rondini, Roberto Morroni, assessore all’ambiente della Regione Umbria, e Luca Briziarelli, senatore della Repubblica Italiana.
Sono stati invitati a partecipare anche il sindaco di Panicale, la soprintendente archeologica alle Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, la ditta Fagiolari Srl proprietaria della Cava, oltre ai comitati e le associazioni ambientaliste locali.
La tavola rotonda si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza post covid-19 e vi potranno perciò partecipare solo le persone invitate.