La professoressa Stefania Spina può tornare in cattedra all’Università per gli stranieri di Perugia. La docente di glottologia e linguistica è stata reintegrata all’esercizio del pubblico ufficio. L’atto di revoca della sospensione è stato firmato dal gip di Perugia, Piercarlo Frabotta.
La misura cautelare era stata disposta a seguito del coinvolgimento della docente perugina nell’indagine sull’esame del calciatore Luis Suarez. Un coinvolgimento duplice: in qualità di direttore del centro di valutazione certificazioni linguistiche (Cvcl) e di docente del corso online sostenuto dal calciatore uruguaiano. La revoca è ora stata concessa su istanza dell’avvocato difensore David Brunelli. “Siamo molto contenti che la professoressa Spina possa tornare a svolgere la sua funzione di insegnante e così uscire dall’incubo che ha vissuto. Potrà così dedicarsi con maggiore serenità anche a preparare la sua difesa nel processo imminente”, commentano dallo studio legale Brunelli.
“L’ipotizzato periculum libertatis – è scritto nell’istanza di revoca – risulta del tutto insussistente alla luce, anzitutto, del lungo tempo trascorso dall’inizio dell’esecuzione della misura, ormai in essere da oltre sei mesi e, poi, della circostanza che le indagini preliminari sono ormai concluse”.
E in definitiva “la misura interdittiva – si legge -, ormai sprovvista dei requisiti che ne legittimano l’applicazione, si rileva in un’ingiustificata afflizione per la professoressa Spina la quale, profondamente provata in conseguenza della vicenda che l’ha travolta, si trova altresì nella condizione di dover subire un significativo e ingravescente pregiudizio economico, conseguente alla sua dimidiazione del suo stipendio mensile”.
Si ricorda, infine, che è stata revocata dal gip anche l’analoga misura interdittiva disposta nei confronti del coindagato Simone Olivieri. Il direttore generale è tornato già da fine maggio al lavoro nell’ateneo di palazzo Gallenga nello stesso ruolo e nelle medesime mansioni.