La professoressa di italiano dell’Università per Stranieri di Perugia, Stefania Spina, ricorre al Tar contro la misura di sospensione di nove mesi, decretata dalla commissione disciplinare dell’Ateneo dopo la vicenda dell’esame farsa del calciatore Luis Suarez che l’ha vista coinvolta in prima persona.
La docente, una degli indagati per il Caso Suarez, è ricorsa contro l’atto della commissione dell’Ateneo perché, secondo quanto sostenuto dai suoi difensori (la professoressa è difesa dall’avvocato Antonio Bartolini), la misura di sospensione sarebbe stata emessa da un ente senza rappresentante legale e, quindi, non avrebbe valore.
La sospensione di Stefania Spina era stata decretata anche dal gip per un periodo di otto mesi ed era stato annunciato l’intervento in appello.
L’udienza è stata fissata al prossimo 16 marzo.
Stefania Spina, durante l’ultimo interrogatorio del 15 febbraio, aveva respinto tutte le accuse a suo carico, sostenendo di non aver mai chiesto alla professoressa Dianella Gambini di manomettere il verbale della commissione d’esame. La docente aveva anche negato di aver fornito un “copione” da seguire durante l’esame di Luis Suarez.
In merito alle intercettazioni telefoniche, la docente di italiano aveva chiarito di aver utilizzato espressioni superficiali, in nessun modo influenti sul suo comportamento.
Il gip Frabotta aveva rigettato l’istanza di revoca della sospensione per la docente di italiano a causa del rischio di reiterazione di reato da parte dell’imputata, sottolineando come “Spina ha mostrato una propensione ad attivarsi autonomamente rispetto a eventuali pressioni del direttore generale Simone Olivieri e della Rettrice (dimissionaria) Giuliana Grego Bolli”.