Entro la giornata di oggi, lunedì 21 dicembre, il curatore Fernando Caldiero e l’amministratore Maurizio Salari, in rappresentanza di Alimentitaliani e Fattorie Novelli – la società agricola messa in liquidazione conservativa a inizio dicembre di quest’anno – risponderanno in merito alle questioni che più preoccupano i sindacati, vale a dire il pagamento delle tredicesime a circa 150 lavoratori, il rinnovo degli stagionali e investimenti per circa 450mila euro per garantire la produttività delle uova “Ovito”.
La priorità, per i sindacati, resta comunque “la vendita degli asset della filiera uova al massimo entro febbraio, con la pubblicazione di una procedura di gara che, quindi, è attesa nel più breve tempo possibile”.
L’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, aveva a suo tempo ribadito l‘urgenza di una “convocazione di un tavolo al MISE con le due curatele e con tutti i soggetti interessati in modo da definire un percorso in tempi stretti che porti ad una positiva soluzione della vertenza ex Gruppo Novelli”.
L’urgenza è dettata dal fatto che, nell’ultima settimana di quest’anno, ci sarebbero 40 posti di lavoro in ballo, oltre a quelli dei lavoratori stagionali, il cui contratto è in scadenza.
Nei confronti di questi ultimi, i sindacalisti hanno chiesto di indicare all’interno dei contratti l’impegno alla chiamata in azienda per almeno 100 giornate di lavoro, al fine di rispettare le garanzie occupazionali.
Resta ancora da chiarire in che modo verrà effettuato il pagamento delle tredicesime e l’investimento per le galline ovaiole, al fine di assicurare la produttività dell’Ex Novelli. Su questi punti è già scattato lo stato di agitazione all’interno dell’azienda agricola.