Il Ministero della Salute ha diramato ieri un comunicato relativo ai casi di Listeriosi umana rilevati nelle Marche e in Umbria negli ultimi 12 mesi, sancendo il ritiro del lotto del salume ritenuto la causa scatenante dell'infezione e la chiusura (il 2 febbraio) dell'intero stabilimento.
“Si avvisano i consumatori – si legge nella nota – che il prodotto denominato 'Coppa di Testa' lotto n. 51209 con scadenza 09/01/2016, della ditta Salumificio Monsano srl sito in via Toscana n.27, Monsano (AN) (CE IT 1523 L) è risultato contaminato”.L'indagine è partita lo scorso anno, quando si sono verificati i decessi di due uomini di 77 e 78 anni, da tempo malati, causati dal batterio. Stando a quanto riportato dall'Ansa, “l'Agenzia regionale sanitaria, i Dipartimenti di prevenzione dell'Asur e gli Istituti zooprofilattici sperimentali di Umbria-Marche e Abruzzo-Molise stavano ricercando le cause dei 13 casi di Listeriosi umana (contro gli otto del 2014) che si sono registrati nel 2015 nelle province di Pesaro Urbino,
Ancona e Macerata, a partire dal maggio scorso”. Gli accertamenti, condotti in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute, hanno consentito di identificare ''uno specifico ceppo di Listeria, isolato in 13 pazienti di un'età media di 72 anni. 12 di questi pazienti erano affetti da patologie o condizioni debilitanti, o erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria'', tra cui i due anziani deceduti nell'agosto scorso. Da quel momento si sono attivate le misure di sicurezza ed i controlli sull'intero stabilimento nel quale veniva prodotto il salume ritenuto l'origine dell'infezione: “Le autorità competenti della Regione Marche, dopo un sopralluogo effettuato presso la ditta Salumificio Monsano srl
– prosegue il comunicato – hanno sospeso l’attività produttiva dello stabilimento e la vendita di tutte le tipologie di alimenti, in quanto Iisteria monocytogenes è un germe che contamina l’ambiente e, pertanto, anche gli altri prodotti dello stesso stabilimento potrebbero essere a rischio”.La listeriosi prende il nome da batterio Listeria monocytogenes e rientra nel gruppo di malattie definibili 'tossinfezioni alimentari': risulta particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, i malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. Il Ministero avvisa i consumatori, a scopo precauzionale, “di non consumare tutte le tipologie di prodotti della ditta Salumificio Monsano
eventualmente in loro possesso”. Il sito Veterinaria e Sicurezza Alimentare consiglia, poi, di osservare alcune norme di normale gestione della preparazione e conservazione dei cibi per evitare l'insorgenza e la diffusione del batterio. Inoltre, ricorda che “la Listeria è un batterio molto diffuso nell’ambiente, tollerato negli alimenti entro i limiti previsti dalle norme europee, e la ricerca dell’alimento contaminato causa della malattia può essere complessa perché il tempo di insorgenza dei sintomi, nelle forme diffuse, può arrivare a 70 – 90 giorni dall’assunzione del cibo contaminato”.