Il Presidente del Consiglio Mario Draghi questi giorni di Pasqua li ha passati nella sua casa di Città della Pieve. Nella sua abitazione pievese il premier è infatti tornato nei giorni scorsi insieme alla moglie per festeggiare le festività con la famiglia.
Mario Draghi ha raggiunto il duomo alle 18 per la messa presieduta dal vescovo e presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti.
Lo stesso Bassetti durante l’omelia ha citato il premier Mario Draghi.
“Voglio mandare un indirizzo di saluto – ha detto il cardinale – e assicurare le nostre preghiere al presidente del Consiglio, che è un nostro concittadino. In questo momento chi ha qualche responsabilità, e ne sa qualcosa anche il sottoscritto, ha bisogno di tante preghiere”.
Prima ancora il cardinale aveva rivolto il suo ringraziamento ai sacerdoti concelebranti e al sindaco Fausto Risini, “che ci sentiamo sempre sostenuti e confortati dalla sua presenza“. Rivolgendosi ai pievesi presenti nel rispetto delle norme sanitarie per prevenire la pandemia, il presule ha detto: “prego per tutti voi, per le vostre famiglie, soprattutto se ci sono delle persone ammalate e per quanti hanno perso i loro cari. La presenza del vescovo vuole essere la presenza del Pastore che tiene unito tutto il suo gregge, rivolgendo la sua attenzione e la sua preghiera verso tutti“.
A conclusione della celebrazione, nel rinnovare il suo augurio pasquale alla comunità pievese, il cardinale ha esortato tutti a pregare Dio affinché “abbia misericordia per tanta parte della nostra umanità dove la gente muore senza medicine, senza ossigeno, senza ospedali, nelle capanne, per la strada. E’ una umanità che invoca la misericordia di Dio, ma c’è anche tanto bisogno della nostra preghiera che vi chiedo di rivolgere incessantemente al Signore e vedrete che Lui ci ascolta“.
“Voglio mandare un indirizzo di saluto e assicurare le nostre preghiere al presidente del Consiglio, che è un nostro concittadino”: così il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, ha ricordato il premier Mario Draghi che assisteva alla celebrazione eucaristica, nel corso della sua omelia nel duomo di Città della Pieve.
«Aver avuto da una parte del duomo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dall’altra il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, mi ha provocato una certa emozione. Tanto che mi sono chiesto: ma davvero tutto questo sta accadendo a Città della Pieve?», a raccontare, all’Ansa la Pasqua speciale vissuta nella messa pomeridiana in cattedrale è il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini.
«Per me e per l’intera città – sottolinea ancora Risini – è un onore enorme poter dare ospitalità a due grandi uomini quali sono il cardinal Bassetti e il premier Draghi. Le loro presenze preziose e il loro essere esempi per tutta la collettività fanno di Città della Pieve un luogo di confronto e di incontro e mi piace pensare che da qui possa partire quantomeno la rinascita delle menti e dei valori del nostro Paese».
Risini usa due parole per rispondere alla domanda su come un sindaco deve comportarsi quando è chiamato a confrontarsi con certi personaggi: «discrezione e rispetto». «Da quando ho iniziato il mio mandato di sindaco – spiega ancora – ho sempre cercato di garantire al presidente Draghi e al cardinale la massima serenità, proteggendo, nel limite del possibile, anche la loro privacy, cercando di non esporli più del dovuto nella vita pubblica del paese». «Ma non nego che la loro presenza e oggi in particolare con Draghi premier, faccia molto bene a Città della Pieve in termini di visibilità».