La situazione del carcere di Spoleto sta diventando sempre più insostenibile. Servono subito 30 nuovi agenti di polizia penitenziaria. Il Sappe, (sindacato autonomo di polizia penitenziaria) in una nota denuncia al Provveditore, con una nota, “le criticità e le difficoltà operative derivanti dalla effettiva carenza di organico della CR Spoleto, frutto della inappropriata pianta organica ufficializzata con il D.M. 2 Ott. 2017, che di fatto ha operato tagli sistematici su molti istituti, penalizzando in particolar modo quello in questione. Preso atto che a distanza di un mese non si è avuto alcun riscontro, dobbiamo purtroppo constatare che gli unici segnali che sono giunti dal PRAP , non hanno fatto altro che aggravare la situazione per l’organizzazione dell’istituto e conseguentemente, per i carichi di lavoro cui il personale è sottoposto. Solamente negli ultimi due mesi infatti, sono stati ben 12 i detenuti che, resisi protagonisti di gravi episodi di violenza in vari istituti del comprensorio, sono stati trasferiti a Spoleto alimentando così in questo istituto tensioni ed eventi critici che hanno conseguentemente costretto il personale a turni ancora più stressanti e ad adulteriori rinunce o revoche di riposi settimanali o congedi . Sarebbe inoltre interessante capire il motivo, per cui tali soggetti soventemente giungono presso l’istituto in orari serali, quando il personale in servizio è notoriamente ridotto ed è quindi ancora più difficoltoso gestire le eventuali intemperanze di soggetti tradotti coattivamente per ragioni di ordine e sicurezza. Si evidenzia inoltre la questione relativa al sovraffollamento dell’istituto, segnalando che ad oggi, ci sono 94 detenuti ( 68 M.S. E 26 A.S.) allocati in violazione dei canoni stabiliti a seguito della sentenza Torregiani e che soltanto nell’ultimo anno sono stati accolti ricorsi per risarcimenti a norma dell’Art.35 ter. per un ammontare anche di 47000 euro per un singolo detenuto. Si prospettano quindi, in barba ad ogni logica di contenimento della spesa pubblica, potenziali risarcimenti a carico dello stato per centinaia di migliaia di euro, poi però (ci sarà perdonata la semplificazione) non ci sono fondi per pagare gli straordinari che il personale viene obbligato suo malgrado ad effettuare a causa della carenza di organico e dei carichi di lavoro piu volte denunciati da questa O.S.. Alla luce di quanto sopra, questa O.S. chiede l’adozione di ogni provvedimento utile a sanare la situazione dell’organico del personale di Polizia Penitenziaria oramai carente in ogni ruolo ma, in misura drammatica, in quello degli Agenti/Assistenti, nonchè l’interruzione immediata di ulteriori trasferimenti di detenuti a Spoleto ed uno sfollamento in misura tale da decongestionare la situazione ed evitare ulteriore aggravio di spesa pubblica. In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti. Il Vice Segretario Regionale SAPPe aveva rappresentato ancora una volta le criticità e le difficoltà operative derivanti dalla effettiva carenza di organico della CR Spoleto, frutto della inappropriata pianta organica ufficializzata con il D.M. 2 Ott. 2017, che di fatto ha operato tagli sistematici su molti istituti, penalizzando in particolar modo quello in questione. Preso atto che a distanza di un mese non si è avuto alcun riscontro, dobbiamo purtroppo constatare che gli unici segnali che sono giunti dal PRAP , non hanno fatto altro che aggravare la situazione per l’organizzazione dell’istituto e conseguentemente, per i carichi di lavoro cui il personale è sottoposto. Solamente negli ultimi due mesi infatti, sono stati ben 12 i detenuti che, resisi protagonisti di gravi episodi di violenza in vari istituti del comprensorio, sono stati trasferiti a Spoleto alimentando così in questo istituto tensioni ed eventi critici che hanno conseguentemente costretto il personale a turni ancora più stressanti e ad adulteriori rinunce o revoche di riposi settimanali o congedi . Sarebbe inoltre interessante capire il motivo, per cui tali soggetti soventemente giungono presso l’istituto in orari serali, quando il personale in servizio è notoriamente ridotto ed è quindi ancora più difficoltoso gestire le eventuali intemperanze di soggetti tradotti coattivamente per ragioni di ordine e sicurezza. Si evidenzia inoltre la questione relativa al sovraffollamento dell’istituto, segnalando che ad oggi, ci sono 94 detenuti ( 68 M.S. E 26 A.S.) allocati in violazione dei canoni stabiliti a seguito della sentenza Torregiani e che soltanto nell’ultimo anno sono stati accolti ricorsi per risarcimenti a norma dell’Art.35 ter. per un ammontare anche di 47000 euro per un singolo detenuto. Si prospettano quindi, in barba ad ogni logica di contenimento della spesa pubblica, potenziali risarcimenti a carico dello stato per centinaia di migliaia di euro, poi però (ci sarà perdonata la semplificazione) non ci sono fondi per pagare gli straordinari che il personale viene obbligato suo malgrado ad effettuare a causa della carenza di organico e dei carichi di lavoro piu volte denunciati da questa O.S.. Alla luce di quanto sopra, questa O.S. chiede l’adozione di ogni provvedimento utile a sanare la situazione dell’organico del personale di Polizia Penitenziaria oramai carente in ogni ruolo ma, in misura drammatica, in quello degli Agenti/Assistenti, nonchè l’interruzione immediata di ulteriori trasferimenti di detenuti a Spoleto ed uno sfollamento in misura tale da decongestionare la situazione ed evitare ulteriore aggravio di spesa pubblica. In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti. Il Vice Segretario Regionale SAPPSolamente negli ultimi due mesi infatti, sono stati ben 12 i detenuti che, resisi protagonisti di gravi episodi di violenza in vari istituti del comprensorio, sono stati trasferiti a Spoleto alimentando così in questo istituto tensioni ed eventi critici che hanno conseguentemente costretto il personale a turni ancora più stressanti e ad adulteriori rinunce o revoche di riposi settimanali o congedi . Sarebbe inoltre interessante capire il motivo, per cui tali soggetti soventemente giungono presso l’istituto in orari serali, quando il personale in servizio è notoriamente ridotto ed è quindi ancora più difficoltoso gestire le eventuali intemperanze di soggetti tradotti coattivamente per ragioni di ordine e sicurezza. Si evidenzia inoltre la questione relativa al sovraffollamento dell’istituto, segnalando che ad oggi, ci sono 94 detenuti ( 68 M.S. E 26 A.S.) allocati in violazione dei canoni stabiliti a seguito della sentenza Torregiani e che soltanto nell’ultimo anno sono stati accolti ricorsi per risarcimenti a norma dell’Art.35 ter. per un ammontare anche di 47000 euro per un singolo detenuto. Si prospettano quindi, in barba ad ogni logica di contenimento della spesa pubblica, potenziali risarcimenti a carico dello stato per centinaia di migliaia di euro, poi però (ci sarà perdonata la semplificazione) non ci sono fondi per pagare gli straordinari che il personale viene obbligato suo malgrado ad effettuare a causa della carenza di organico e dei carichi di lavoro piu volte denunciati da questa O.S.. Alla luce di quanto sopra, questa O.S. chiede l’adozione di ogni provvedimento utile a sanare la situazione dell’organico del personale di Polizia Penitenziaria oramai carente in ogni ruolo ma, in misura drammatica, in quello degli Agenti/Assistenti, nonchè l’interruzione immediata di ulteriori trasferimenti di detenuti a Spoleto ed uno sfollamento in misura tale da decongestionare la situazione ed evitare ulteriore aggravio di spesa pubblica. In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti”.
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