Ancora in alto mare la vicenda del campo rom di Sant’Eraclio e sono già passati 5 mesi da quando è stato deciso il suo sgombero dopo anni e anni di contestazioni degli abitanti per i roghi ed i furti in zona.
E’ previsto in giornata un incontro al Ministero degli Interni per capire i tempi ed i modi dello sgombero perché la ventilata ipotesi di trasferire gli zingari nelle frazioni montane ha messo in allarme la gente del luogo.
Marcello Zuinisi, dell’Associazione Nazione Rom incontrerà il capogabinetto del ministero per chiedere che venga rispettata l’ordinanza del 1 settembre che prevede l’assicurazione di una sistemazione alternativa in via preventiva in caso di sgombero dei campi rom.
Il caso Foligno, dice l’interessato, “rischia di avere ripercussioni sulle persone più deboli visto che ancora non abbiamo certezze sul da farsi”. E notizie infatti non sarebbero ancora giunte dall’amministrazione riguardo una sistemazione alternativa da offrire ai membri della comunità rom. “Siamo in attesa di un secondo confronto con il Comune, i servizi sociali e la polizia locale, e questo confronto dovrebbe tenersi a breve. Siamo in attesa di conferme, tuttavia ciò che è certo è che l’ipotesi di trasferire gli occupanti del campo nomadi di via Londra nelle case popolari di Annifo e Colfiorito è sfumata “.
Quindi si ritorna a ragionare da zero su quale potrebbe essere la destinazione delle famiglie rom, che attualmente occupano i terreni di via Londra a Sant’Eraclio.