Giusto un anno fa, a luglio dello scorso anno, la giunta Romizi dichiarò ufficialmente che aveva intenzione di mettere in vendita le quote del Minimetrò. Fu approvata la delibera con cui si proponeva al Consiglio comunale di Perugia di alienare le azioni detenute dall’ente in Minimetrò Spa. Detto in euro, secondo la perizia, si parlava di 12.338.199,30 euro. Secondo quanto previsto dalla Statuto del Comune, la cessione dovrà essere riservata solo a favore di “una società di capitali che, per l’oggetto, offra la possibilità di fornire direttamente servizi qualificati o tecnologie ricompresi fra quelli previsti nell’oggetto sociale” – in sostanza un “socio industriale” – e il socio privato di Minimetrò, che è anche socio industriale, potrà esercitare il diritto di prelazione.
Passa un anno e ora si viene a sapere che è calata di oltre un milione la valutazione delle quote del Comune di Minimetrò spa. Quelle che entro il 2021 il Comune di Perugia ha intenzione di alienare passano da 12,4 a 11 milioni di euro.
“L’aggiornamento della perizia sulle quote Minimetrò segnala un valore di circa 11 milioni”, conferma l’assessore al Bilancio, Cristina Bertinelli. L’atto approderà in giunta nelle prossime settimane. L’obiettivo è avviare la procedura di gara europea per la vendita delle quote pubbliche entro l’anno. La dismissione delle quote è uno dei punti indicati dalla Corte dei conti dell’Umbria nel piano di rientro da disavanzo di bilancio. La delibera doveva essere approvata entro l’estate del 2020 ma la pandemia ha fatto slittare tutto.