Il caso Banca Popolare di Spoleto e della Spoleto Credito e Servizi è fragorosamente scoppiato.
Secondo il Fatto Quotidiano il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sarebbe indagato, insieme ad altre persone, dalla Procura di Spoleto in un’inchiesta, per corruzione e truffa, sul commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e la successiva vendita a Banca Desio, avvenuta lo scorso anno.
Il commissariamento – come si ricorderà – era stato annullato dal Consiglio di Stato Secondo quanto riporta il Fatto, il pm di Spoleto, Gennaro Iannarone, sembra voler approfondire questa ricostruzione: oltre a Visco, infatti, sono indagati i commissari nominati da Bankitalia (Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile), i componenti del comitato di Sorveglianza (Silvano Corbella , Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio) e pure l’attuale presidente di Bps, Stefano Lado, che è il vicepresidente di Banco Desio. Il Consiglio di Stato a febbraio annullò sia il commissariamento della banca che quello della Scs. Contro tutte le decisioni adottate dalla nuova governance della Banca spoletina fu avanzato ricorso da un gruppo di soci e da parte di passati dirigenti . Se il provvedimento di commissariamento della Banca e della Spoleto Credito e Servizi era illegittimo anche le decisioni successive erano da annullare. Il 1 dicembre un tribunale dovrà dare una prima risposta.
Il commissariamento di Bps e della cooperativa Spoleto Crediti e Servizi (21 mila soci), che controllava l'istituto al 51%, fu deciso da Bankitalia dopo un'ispezione avviata nel 2012. Nel 2014 – è la ricostruzione del quotidiano – i commissari decisero di vendere Bps a Banco Desio. La quota di Spoleto Credito e Servizi scese al 10%, con grave danno economico per i soci della cooperativa. Nello scorso mese di febbraio il Consiglio di Stato ha annullato sia il commissariamento di Bps, sia quello di Spoleto Crediti e Servizi, per cui sono stati promossi ricorsi da parte dei soci della coop per l'annullamento degli atti dei commissari, compresa la vendita dell'istituto di
credito. L'intera vicenda, attraverso alcuni esposti, è finita anche all'esame della Procura di Spoleto, che ha avviato approfondimenti sul commissariamento e sulla vendita di Bps, iscrivendo nel registro degli indagati – secondo quanto scrive il Fatto – tra gli altri, il nome del governatore di Bankitalia e dei commissari di Bps.