Un blitz di quelli spettacolari, con l'utilizzo di un massiccio dispiegamento di forze dell'ordine, ha scosso questa mattina la città di Terni. Sono stati impiegati circa 200 uomini. Agenti della Squadra Mobile della Polizia, diretta dal dottor Alfredo Luzi, e gli uomini della Guardia di Finanza di Terni, si sono introdotti alle 8 di giovedì 17 novembre negli uffici di Palazzo Spada ed anche nella palazzina del Pentagono che si trova in corso del Popolo. Qui in particolare gli uomini della Polizia Giudiziaria si sarebbero concentrati su tre piani, precisamente quelli in cui sono dislocati gli uffici dei lavori pubblici, verde pubblico e ambiente, dove si sarebbe proceduto all’acquisizione non soltanto di documenti ma anche di computer. Intorno alle 11 un elicottero dei carabinieri ha anche sorvolato la sede storica del Comune. Secondo quanto si apprende sotto la lente degli inquirenti ci sarebbero le gare dell’ente tra cui quelle per il verde pubblico e la refezione.
L'obiettivo era quello di acquisire documenti su una indagine che riguarderebbe appunto il sistema degli appalti pubblici e segnatamente gli appalti alle cooperative. A coordinare l’inchiesta è il procuratore capo, il dottor Alberto Liguori, col pubblico ministero Raffaele Pesiri. Notizie della prima ora parlavano di 16 indagati, fra questi politici e amministratori di primo piano. E con il trascorrere delle ore sono emersi anche parecchi nomi.
Fra questi figurerebbero anche l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari e l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi, ma a quanto sembra avvisi sarebbero stati consegnati anche a dirigenti comunali e rappresentanti legali di note cooperative cittadine, di cui non forniamo i nomi per una forma di discrezione e di rispetto per gli indagati.
Tra le ipotesi di reato ci sarebbe, ma solo per alcuni indagati, anche l'associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta.
Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha così commentato: «Vediamo le contestazioni che sono state formulate poi valuteremo nel merito, ma come sempre non abbiamo nulla da nascondere e abbiamo fornito la massima collaborazione. Noi continuiamo nel lavoro impostato per la predisposizione del piano di riequilibrio da una parte ma anche per le iniziative di sviluppo della città, dall’Area di crisi complessa ad Agenda urbana, su cui proseguiamo con la stessa intensità e impegno. Sul fronte politico? Attendiamo, siamo ancora nella fase di acquisizione documentale».
Intanto il Movimento Cinque Stelle plaude all'iniziativa della magistratura che si presume potrebbe avere immediati riflessi politici.