Il tribunale di Terni ha nominato il commercialista Leandro Campana come custode della vendita giudiziale del ramo uova della ex Novelli, che occupa complessivamente circa 150 persone, prevalentemente donne.
Sulla cifra, secondo alcune indiscrezioni, girerebbe intorno a quota 15 milioni di euro. Il provvedimento conferma la volontà dei curatori fallimentari di Alimentitaliani e Gruppo Novelli, ossia Fernando Caldiero e Marco Bartolini, oltreché dell’autorità giudiziaria, di selezionare con una procedura di evidenza pubblica un nuovo imprenditore in grado di rilanciare lo storico marchio Ovito.
Sui tempi, secondo fonti sindacali, l’indicazione arrivata dall’azienda è quella di pubblicare il bando tra la fine di giugno e l’inizio del mese successivo, per poi arrivare all’apertura delle offerte entro luglio.
Tra gli asset in vendita, oltre agli allevamenti e il pastorizzatore di Spoleto, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, non rientreranno anche i capannoni di Casalta (Amelia). Sì, perché il tribunale di Terni ha rigettato l’opposizione contro l’aggiudicazione all’asta del sito produttivo in favore del Gruppo Eurovo