Attenzione, gli speed check sono in azione e con il loro occhio “spia” hanno già penalizzato più di mille automobilisti. Le sessanta famigerate colonnine arancioni sparse per tutta la città, stanno facendo una “strage” di multe, accanendosi soprattutto sugli ignari conducenti che fino ad oggi consideravano quelle “cose” poste a lato della strada come dei semplici e inutili orpelli.
Il comandante dei vigili urbani, Nicoletta Caponi, intervenuta in Commissione al Comune di Perugia, ha di fatto ufficializzato il dato rispondendo all'ordine del giorno firmato in calce dai consiglieri del Pd Borghesi e Mirabassi. Con l'istanza i consiglieri chiedevano all’amministrazione di riferire in merito all’impiego effettivo del gettito derivante dalle multe, e così si è venuti a sapere che “sono stati sviluppati progetti di potenziamento dei servizi di controllo e sono state investite risorse nelle dotazioni dei vigili urbani incaricati a vigilare nei luoghi a maggior rischio di incidentalità”.
Il comandante dei vigili urbani ha dunque fornito informazioni dettagliate in merito al numero delle pattuglie munite di autovelox e telelaser operanti nel comune di Perugia, specificando anche quali sono state le modalità organizzative del servizio di prevenzione e controllo all’interno del territorio comunale. Un'operazione che ha portato peraltro a redarre una circostanziata relazione annuale della casistica degli incidenti per luogo e tipo di incidente degli ultimi 3 anni.
E così si è venuti a conoscenza che “attualmente sono in uso una sessantina di speed check e un autovelox, che funziona anche come telelaser, e che vengono messi a rotazione nelle diverse strade e appositamente segnalati”.
E' stato infatti sottolineato che tali sofisticati strumenti non fanno multe a “tradimento”, in quanto gli speed check sono segnalati agli automobilisti come legge comanda, e in più non possono funzionare in maniera automatica, ma solo con la presenza di un vigile.
Ma, nonostante la laboriosità, è stato comunque accertato che finora tali sofisticati meccanismi in pochi mesi hanno assicurato alle casse del Comune più di mille contravvenzioni. E siamo solo all'inizio.