L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha deciso di estendere il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale “in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”. Come ha spiegato l’Agenzia, quaesta decisione “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei”.
La decisione da parte di Aifa della sospensione delle somministrazioni del vaccino prodotto dall’azienda farmaceutica, è avvenuta per ragioni esclusivamente precauzionali, ed è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza.
AstraZeneca sul piano italiano pesa per 40 milioni di dosi da inoculare entro settembre. Dunque a rischio i numeri occorrerebbe puntare su Pfizer Johnson o Sputnik. In italia a oggi sono stati inoculati già 7 milioni di vaccini Astrazeneca. Ema sta facendo tutte le verifiche per capire le anomalie eventuali che causano decessi da trombosi.
Intanto in Italia si registra un altro caso di decesso dopo il vaccino a Bologna, dove è morto un altro prof dopo la vaccinazione.
Al momento la percentuale di rischio sarebbe 0,01%.
Tuttavia scienziati confermano che la seconda dose si può protrarre sino a 12 settimane. Dunque ci sarà il tempo per verificare come comportarsi per completare le fasi della vaccinazione.
L’Austria è stata la prima che l’8 marzo ha annunciato lo stop di un lotto del vaccino di AstraZeneca alla luce della morte di un’infermiera 49enne a causa di gravi disturbi emorragici alcuni giorni dopo essersi sottoposta alla vaccinazione. Anche Estonia, Lettonia e Lituania, con Lussemburgo hanno bloccato lo stesso lotto che era stato distribuito in 17 Paesi, ma non in Italia. La Danimarca è stata la prima in Europa a sospendere l’uso del vaccino di AstraZeneca come precauzione, seguita il giorno stesso da Norvegia e Islanda. Anche la Bulgaria aveva deciso di sospendere l’uso del vaccino mentre stava indagando il decesso di una donna con diverse patologie pregresse che di recente aveva ricevuto il vaccino. Non sarebbe stata però trovata alcuna correlazione e la causa della morte sarebbe riconduvibile a un infarto. Anche Bangkok ha decretato lo stop, vietando anche al premier Prayut Chan-O-Cha di sottoporsi alla prima dose. La Repubblica Democratica del Congo ha deciso il rinvio della campagna vaccinale a titolo precauzionale. Alla lista si sono poi aggiunte anche Irlanda e Olanda. In attesa di ulteriori risultati dall’Oms anche l’Indonesia. Oggi Francia, Germania e Italia hanno bloccato le vaccinazioni con AstraZeneca, mentre la Spagna sta ancora decidendo sul da farsi. Con ogni probabilità nelle prossime ore si unirà alla lista.
Anche la Germania ha sospeso temporaneamente l’uso del vaccino AstraZeneca dopo che si sono registrati 6 casi di morti per tromboembolia sulle quali si stanno facendo ricerche in merita da parte dell’Ema. Il governo federale avrebbe agito seguendo una raccomandazione dell’Istituto federale per i vaccini Paul Ehrlich (Pei) di Langen in Assia, in seguito a nuove nuove segnalazioni di casi di trombosi in persone che erano state vaccinate in Germania e in Europa.
Secondo il Pei il vaccino di AstraZeneca deve essere ancora sottoposto a ulteriori indagini a seguito dei recenti sviluppi che hanno coinvolto il farmaco. La sospensione dell’inoculazione del vaccino sarebbe quindi stata presa come precauzione alla luce delle notizie relative a trombi sanguigni e su consiglio dell’ente regolatore nazionale sui vaccini, il Paul Ehrlich Institute, che ha chiesto di indagare sui casi recenti. Lo annuncia il ministero tedesco della Sanità, aggiungendo che l’Ema deciderà “se e come la nuova informazione avrà effetti sull’autorizzazione del vaccino”.
La scorsa settimana Danimarca, Norvegia e Islanda avevano già sospeso la somministrazione del siero prodotto dall’azienda farmaceutica. Poche ore fa, la stessa decisione è stata presa dall’Olanda. Fino alla settimana scorsa erano sei i Paesi che avevano preso questa direzione: Danimarca, Austria, Estonia, Lituania, Lettonia e Lussemburgo. Ai quali si sono poi andate ad aggiungere la Germania e L’Olanda.
E ora anche l’Italia.
Anche la Francia ha bloccato le inoculazioni del vaccino sotto indagine. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato la sospensione dell’uso del vaccino in conferenza stampa, precisando che la sospensione durerà almeno fino a quando l’Agenzia europea del farmaco (Ema) emetterà una raccomandazione sul vaccino. Macron ha aggiunto che spera di essere in grado di riavviare al più presto le vaccinazioni con AstraZeneca.
L’Indonesia ha comunicato che rinvierà l’inizio della somministrazione del vaccino di AstraZeneca in attesa di nuove informazioni dall’Oms sui possibili legami che alcuni casi di trombi segnalati nei pazienti siano legati al siero. A renderlo noto in Parlamento è stato il ministro della Salute di Giacarta, Budi Gunadi Sadikin. Ricordiamo che l’Indonesia, il quarto Paese al mondo per densità di popolazione, ha ricevuto questo mese 1,1 milioni di dosi del siero di AstraZeneca e ne attende altri 10 milioni per la fine del mese di aprile.
Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, il primo ministro Pedro Sanchez ha dichiarato che il ministro della Salute spagnolo, Carolina Darias, ha indetto una riunione d’emergenza con le comunità autonome per valutare se sospendere in Spagna la somministrazione del vaccino di AstraZeneca contro il coronavirus. La decisione del governo di Madrid verrà annunciata nelle prossime ore.
A una settimana dal primo stop di un lotto del vaccino AstraZeneca deciso dall’Austria, altri Paesi hanno pensato di seguirne l’esempio per paura di possibili trombi o altri effetti collaterali. Contrari sia il premier britannico, Boris Johnson, che ha detto di poter garantire la sicurezza del vaccino, che il premier canadese Justin Trudeau.
L’Oms intanto ha fatto sapere che sta esaminando le segnalazioni ma allo stesso tempo ha sottolineato che per ora non vi sono prove di un legame tra gli episodi registrati e la somministrazione del vaccino.
Secondo l’Ema le prove raccolte non dimostrerebbero forti rischi e anzi, “il rapporto tra benefici e rischi è considerato positivo”. Per domani è comunque atteso un nuovo parere dell’agenzia.