(A.L.) La crisi dell’acciaio sta colpendo tutta l’Europa con Arcelor Mittal che sospende temporaneamente la produzione in Polonia ed altri big del settore schiacciati dalla concorrenza asiatica.
Anche per lo stabilimento di Terni ci sono venti di crisi che la Thyssen Krupp cerca di contrastare aumentando gli investimenti ma diminuendo i dipendenti.
La notizia positiva riguarda il miglioramento delle misure a favore dell’ambiente dopo le polemiche che anche nel resto d’Italia riguardano il ciclo di lavorazione e gli scarti della produzione d’acciaio.
Ma a soffrine è l’occupazione, dovuta sia all’automatizzazione degli impianti sia al contenimento dei costi per tener dietro alla concorrenza.
E’ probabile che nel prossimo biennio un centinaio di lavoratori saranno lasciati a casa, intanto i sindacati chiedono un incontro, previsto nei prossimi giorni, con il ministero dello Sviluppo Economico per trattare le varie questioni sul tavolo.
La proprietà sicuramente proporrà ai rappresentanti dei lavoratori più flessibilità nell’impiego dei lavoratori mentre si aspettano novità a livello europeo sulle misure da prendere per difendere la produzione d’acciaio contro il dumping operato in Asia.