Il settimanale Umbria Settegiorni aveva anticipato il problema del Caos degli asili nido a Perugia: una questione educativa e sociale grave che coinvolge quasi mille famiglie, che non sembra trovare auspicabili soluzioni positive .
Le educatrici sono in stato di agitazione e si dicono pronte a scioperare il 3 Luglio – hanno scritto una lettera ai genitori per spiegare le preoccupazioni e le insoddisfazioni per la modifica delle ore lavorative, la regolarità operativa delle sedi non tralasciando l’esigenza di maggiori e migliori assunzioni, che sarebbero in contrasto con una sentenza della cassazione che non permetterebbe l’attesa entrata dei nuovi contratti nazionali -.
I genitori sono sul piede di guerra e si dicono preoccupati per le iscrizioni che si dovrebbero effettuare soltanto on line nel periodo che andrebbe dal 6 al 26 Luglio, ma -anche in questo caso – si nutrono seri dubbi sul funzionamento del sito.
Stiamo assistendo ad un clima di incertezza del servizio educativo del comune acuì si aggiunge il serio problema che riguarda i locali da utilizzare, alcuni dei quali privi delle garanzie e dei requisiti di sicurezza per mancati interventi di manutenzione .
Le modalità di concessioni e le relative autorizzazioni sono di competenze della Regione ma il Comune di Perugia, ad oggi, non sembra aver provveduto a presentare la documentazione idonea per il rilascio delle autorizzazioni.
Moltissime famiglie iniziano a prendere in considerazione l’ipotesi di affidarsi a strutture private, che comportano costi elevati, perché preoccupati dai disservizi, dalla cattiva gestione, e dalle incertezze educative.
L’assessore Wague ha assicurato che la questione degli asili è stata affrontata con il Sindaco ed i dirigenti che stanno discutendo il caso ed ha confermato di voler portare avanti il confronto sul problema degli asili nido,nel rispetto delle normative delle vigenti leggi. Tutto questo sarà pure possibile ma la realtà dei fatti è che le educatrici chiedono il rispetto delle esigenze appellandosi alla legge, e tutt’ora lamentano di non aver ricevuto risposte adeguate e rassicuranti , dall’altra parte ci sono cinque asili nido a rischio chiusura .
Il problema non dipende più dal confronto, ma dalla volontà di fare ed agire con urgenza. Le testate giornalistiche del nostro gruppo seguiranno con attenzione il problema auspicando il massimo impegno da parte delle istituzioni comunali e regionali.