Per l’acquisizione dell’Ast sembrano fortemente interessate due squadre italiane. Secondo indiscrezione del giornale specializzato Milano Finanza sarebbero rimaste in campo due aziende lombarde, Arvedi di Cremona e Marcegaglia di Mantova, dopo aver superato la fase uno, su un totale di una decina di concorrenti in corso per il polo siderurgico di Terni.
Tra alcune settimane all’advisor Jp Morgan, incaricato da ThyssenKrupp di seguire la procedura di vendita, dovrebbero pervenire le offerte vincolanti.
Sia Marcegaglia che Arvedi, fin dall’inizio non hanno mai nascosto l’aspirazione di entrare in possesso della società di viale Brin del valore, a bilancio, di circa un miliardo. Il sindacato ha chiesto da tempo un incontro con l’ad Massimiliano Burelli, che ha fissato il tavolo di confronto per mercoledì 21 luglio.
All’ordine del giorno gli appalti e il premio di produzione, ma la discussione, dopo le indiscrezioni di Milano Finanza, si potrebbe incentrare sulla vendita oltre che sui risultati economici.
Per l’acciaio questo è un periodo favorevole, i grossi produttori siderurgici italiani, dall’ex Ilva di Taranto, guidata da Lucia Morselli, a Feralpi di Giuseppe Pasini, negli ultimi giorni hanno annunciato risultati netti positivi. Le produzioni di Ast, nell’anno fiscale ottobre 2020 settembre 2021, dovrebbero attestarsi intorno a 1,1 milioni di tonnellate, 100 mila in più rispetto al budget.