Il 3 settembre apre a Perugia alle ore 21 ai Giardini del Frontone la settantacinquesima
edizione della Sagra Musicale Umbra.
IL PROGRAMMA
Il suo fascino, il suo programma – stilato dal direttore artistico
Enrico Bronzi – attento al contemporaneo come al classico di altissima qualità, ha permesso di registrare
un enorme successo di prevendita di biglietti per tutti i 10 giorni della manifestazione (sono 17 i
concerti in cartellone dal 3 al 13 settembre tra Perugia, Spoleto e Norcia).
Pochissimi i tagliandi ancora disponibili (per info 075.5722271 / www.perugiamusicaclassica.com), molti i concerti già sold out.
“La necessità di organizzare un evento in massima sicurezza ha imposto delle location con capienza ridotta. In tantissimi ci hanno comunque ringraziato per aver organizzato la Sagra in un momento storico così particolare. Siamo commossi da tanto affetto e onorati del successo che ha avuto la prevendita che premia gli incredibili sforzi fatti finora”, dichiarano dallo staff della Fondazione Perugia Musica Classica Onlus.
La fortissima impronta filosofica di Ludwig van Beethoven fa delle sue composizioni la colonna sonora del pensiero libertario che accompagnò l’Europa a cavallo tra ‘700 e ‘800. Questo è il filo conduttore della Sagra Musicale Umbra 2020 (SMUMMXX): Ludwig. La libertà sopra ogni cosa. Un omaggio nell’anniversario dei 250 anni dalla nascita del grande compositore, un approfondimento per cercare insieme al pubblico i motivi e le sfaccettature del suo grande successo e come della sua costante attualità.
La SMUMMXX si apre con la dedica che Ludwig van Beethoven inviò per un canone a quattro voci nel maggio 1825 al suo medico curante: “Il dottore sbarra la porta alla morte, la musica aiuta anche nel momento del bisogno”.
L’attualità della Canzona di ringraziamento, estratto dal Quartetto op.132 di Beethoven nella versione per orchestra d’archi, ci conduce ad una delle pagine più intense della sua intera produzione, rarissima occasione di quando la musica fa un riferimento esplicito alla sua vita
personale (una malattia infiammatoria gli impedì di comporre per mesi).
Grazie alla sua tensione drammatica e insieme di grande speranza, la Canzona oggi può essere interpretata come rito laico collettivo proiettato nel nostro incerto presente; il brano eseguito dall’Orchestra da Camera di Perugia diretta dal Maestro Enrico Bronzi è un simbolico abbraccio all’affezionato pubblico della musica ritrovato con profonda gioia dopo tanto tempo.
Seguirà la prima pittoresca incursione all’interno della SMUMMXX: la visionaria “contaminazione” di Friedrich Gulda: Concerto per violoncello e orchestra di fiati (1980) dove il violoncellista Giovanni Gnocchi, accompagnato dall’Orchestra da Camera di Perugia diretta dal Maestro Enrico Bronzi si produrranno in un esperimento sfavillante, provocatorio e geniale sui linguaggi della musica e sui cortocircuiti che ne possono scaturire. Gulda, pianista dalla forte impronta iconoclasta, coltivava un grande interesse per il jazz e le musiche di tradizione non colta. Il pezzo proposto, composto nel 1980, mescola generi e sfida le convenzioni. Dentro i suoi cinque movimenti si trova di tutto un po’, dal rock
alla disco dance, dal jazz alla musica popolare e bandistica, dallo stile viennese al gusto iberico, dal taglio romantico a quello ironico.