“È stato un momento importante quello svoltosi a Roma in Piazza del Popolo il 4 giugno ed organizzato dall’Associazione Italia-Tibet” precisa il referente umbro dell’associazione, Pier Francesco Quaglietti. Una manifestazione che, partendo dal titolo ‘Cina. Il Quarto Reich del nuovo millennio?’ voleva ricordare il 31esimo anniversario della strage di Piazza Tienanmen ed evidenziare ancora “l’oppressione in cui vivono i Tibetani, gli Uighuri, i Falun Gong e altre minoranze private dei diritti civili”. Non sono mancate le testimonianze sul dramma di queste popolazioni private della libertà così come i richiami alla fine della democrazia ad Hong Kong.
“Una colonizzazione – ha continuato il referente umbro – che cercheremo di portare costantemente all’attenzione anche dell’opinione pubblica umbra con iniziative culturali e conferenze in alcune città della nostra regione. Questo per ricordare la storia e la lunga tradizione del popolo tibetano e quella strisciante colonizzazione che ha portato la Cina ad appropriarsi delle ricchezze naturali del Tibet, sfruttandone le risorse, distruggendone le millenarie foreste, e scaricandovi i rifiuti nucleari con danni irreversibili per l’ambiente e le condizioni di vita”.
Pier Francesco Quaglietti ha ricordato poi la “costante crescita dell’Associazione Italia-Tibet anche in Umbria con nuove iscrizioni, in particolare di giovani, e questo è un dato quanto mai significativo. Gli obiettivi sono chiari, e se l’associazione nella nostra regione è ripartita con un forte slancio lo si deve anche alla presenza che più volte il presidente nazionale Claudio Cardelli ha assicurato in appuntamenti con diversi rappresentanti istituzionali”.