A distanza di due mesi il fenomeno del fumo arancione che fuoriesce dalle ciminiere dell’Ast di Terni si è ripetuto creando allarme e preoccupazione tra la popolazione perché non soddisfatta dalle spiegazioni fornite dall’azienda.
Sia l’Arpa regionale che il Noe dei carabinieri stanno conducendo delle indagini per capire se ci sono rischi per l’ambiente e come non far più ripetere in futuro simili episodi.
Per i tecnici delle acciaierie si dovrebbe essere trattato di un black out all’impianto di aspirazione dei fumi spiegazione anche plausibile in quanto ieri, in alcune zone dell’Umbria ci sono state brevi interruzioni di corrente.
Ma l’azienda dovrebbe essere attrezzata per simili eventualità altrimenti non è escluso il ripetersi del fenomeno.
Dal canto suo l’Arpa dovrebbe far conoscere ai ternani la natura della fuoriuscita di fumo arancione lo scorso 9 dicembre e divulgare al più presto le risultanze di quest’altro episodio.
Comunque i cittadini non sono per niente tranquilli perché c’è ancora molto da chiarire sullo stato di salute delle falde acquifere su cui è sceso un silenzio inquietante.