Anche in Umbria la scuola scende in piazza. Sabato pomeriggio, a Perugia, docenti e genitori hanno dato vita a una manifestazione apartitica per chiedere a gran voce regole certe, soldi e docenti in maniera tale da poter ripartire in sicurezza, e soprattutto in presenza, a settembre.
Il timore è che non si riesca ad arrivare preparati all’apertura del nuovo anno scolastico visto che, a oggi, è tutto ancora da decidere anche se molto stanno facendo i dirigenti di istituto, di loro iniziativa, per cercare di anticipare i tempi.
A Terni, invece, in piazza della Repubblica Cobas e Cesp hanno dato vita a un presidio che è servito a raccogliere, in appena due ore, oltre cinquanta firme per la riapertura delle scuole a settembre.
Nel frattempo, lo sciopero
Lunedì 8 è stato fissato lo sciopero di tutto il personale scolastico, con un presidio organizzato dai sindacati a Perugia, in piazza Italia, a partire dalle 11.
«La discussione sulla ripartenza della scuola è importante, ma in grave ritardo – spiegano i sindacati promotori, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda – e lo sciopero ha proprio l’obiettivo di sollecitare il Governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza, ma per rimettere la scuola al centro delle priorità del paese. Servono risorse per assumere insegnanti, Ata e tutte le figure necessarie e investimenti in edilizia scolastica aggiuntivi a quelli già previsti».
Secondo i sindacati, quest’anno più che mai si pone l’esigenza di assicurare un ordinato avvio dell’anno scolastico: ciò significa avere al primo di settembre tutto il personale docente, Ata e dirigente pronto ad assumere servizio in modo certo e stabile. «La precarietà del lavoro – concludono – ha raggiunto nel tempo dimensioni troppo estese, che le difficoltà del momento rendono del tutto insostenibili».
Le organizzazioni sindacali – Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gialda che domani scenderanno in strada per protestare – fanno presente che al momento è caos. I finanziamenti messi a disposizione sinora sono meno di un terzo di quelli necessari, almeno 50 milioni per l’Umbria tra gli interventi di messa in sicurezza e quelli indispensabili per mantenere il distanziamento sociale che l’emergenza Covid richiede.
Lunedì dalle 11 alle 12 a Perugia la manifestazione si concentrerà in Piazza della Repubblica.