Anche in Umbria il mondo della scuola è in subbuglio. Insegnanti, genitori, educatori e studenti, sono scesi in piazza, prima a Perugia e poi a Terni, per chiedere un piano straordinario di investimenti sia in personale, sia in edilizia scolastica, affinché le scuole possano riaprire non uguali, ma migliori di prima.
La mobilitazione è stata organizzata dal comitato “Priorità alla scuola” e si è svolta in contemporanea in molte città italiane.
La richiesta è che tutte le attività didattiche a settembre devono riaprire in presenza, ovviamente garantendo la sicurezza.
Quello che segue è il post tratto dal profilo Facebook di “Priorità alla scuola” Umbria:
“Ieri siamo scesi in piazza in contemporanea con altre città italiane per esprimere il nostro dissenso alle linee guide proposte per la riapertura a settembre della Scuola. Tanti insegnanti, studenti e genitori per una volta uniti da un intento comune: protestare affinché la scuola non venga ulteriormente vituperata, defraudata e ridotta ad un mero parcheggio per i giovani.
Per questo oggi abbiamo sostenuto a gran voce che siamo contrari alla DAD, che non vogliamo classi pollaio, che non siamo d’accordo a turnazioni e riduzioni di orario.
Chiediamo che il governo stanzi più risorse per aumentare il numero dei docenti e del personale scolastico e gli spazi per la didattica.
La Dad ha dimostrato di essere uno strumento fallimentare a lungo termine, utile per le emergenze ma non per una didattica strutturata e continuativa. A pagarne le conseguenze sono i più fragili, vuoi per problematiche fisiche, sociali ed economiche.
Per non parlare della DAD in fascia 0-6, benché un simpatico momento conviviale non potrà mai sostituire i rapporti che servono ad una crescita sana ed equilibrata.
Le linee guida, così come presentate nella bozza del Ministero, demandano ai dirigenti scolastici e agli enti locali la scelta delle modalità per la riapertura.
Fermo restando che crediamo in una scuola di competenza dello stato, con linee guida chiare e univoche per tutte le scuole di ogni grado in ogni angolo di questo paese, senza regionalizzazioni che causerebbero disparità e differenziazioni,
Ebbene, noi ci siamo, siamo disponibili a mettere in campo tutte le nostre competenze e le nostre capacità per una collaborazione costruttiva e proficua.
Di questo si parlerà nell’assemblea cittadina che Priorità alla scuola sta organizzando per la prossima settimana, luogo e data in via di definizione, che comunicheremo attraverso i social.
Un grazie sentito a chi ha partecipato, a chi avrebbe voluto ma non ha potuto, a chi ci ha seguito da lontano.
A chi ha alzato le spalle ed ignorato l’appello chiedo personalmente di non venirsi a lamentare a settembre qualora dovesse riaccendere il pc per la dad del figlio adolescente o pagare una baby sitter per il pargolo escluso dai pochi posti sopravvissuti del nido comunale”.