Al via le analisi dei cellulari e del pc dell’ex parroco indagato per tentata prostituzione minorile e per aver tentato di avvicinare bambini davanti alle scuole a Ponte San Giovanni, fingendosi un ministro religioso in carica.
L’avviso di accertamento irripetibile è stato notificato all’avvocato Luca Gentili, che difende l’ex prete adesso tornato a vivere a Roma dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia.
E’ in corso un’indagine da parte dei carabinieri e della Procura di Perugia. La denuncia era partita dalla Curia umbra. “Un ex religioso”, è scritto in una nota della Curia “sta soggiornando in una zona periferica della città di Perugia, che cerca di avvicinare le persone e soprattutto i ragazzi con la scusa di esercitare il suo ministero sacerdotale. La Curia arcivescovile di Perugia-Città della Pieve, venuta a conoscenza della condotta di quest’uomo che indossa abiti religiosi, ha informato le competenti autorità di pubblica sicurezza. Inoltre invita sacerdoti e fedeli a segnalare anch’essi alle suddette autorità, oltre che alle autorità religiose, qualsiasi comportamento messo in atto da quest’uomo contrario alla morale o all’esercizio del ministero sacerdotale che esercita abusivamente”.
Si tratta di un ex religioso, appartenuto alla Congregazione Benedettina Silvestrina, ordinato presbitero nel 1999, che a seguito di gravi vicende giudiziarie è stato raggiunto, già nel 2006, da un procedimento di sospensione cautelativa da ogni pubblica attività e funzione sacerdotale. Successivamente lui stesso ha chiesto ed ottenuto dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica l’Indulto di essere liberato da tutti gli obblighi sacerdotali e religiosi.
“Qualunque suo atto o sua iniziativa che dovesse porre in essere a nome della Congregazione, oppure a nome dell’Archidiocesi, è da considerarsi arbitrario e privo di ogni valore”, conclude la Curia.
Dopo la segnalazione erano intervenuti i carabinieri e i minori avevano raccontato quel che era loro accaduto.
Due giorni dopo l’ex religioso è stato perequisito e i militari gli avevano sequestrato cellulari e pc.