Alle scuole dell’Umbria saranno destinati oltre due milioni per l’attuazione del Piano estate. Si tratta di risorse che rientrano nei 150 milioni previsti a livello nazionale dal decreto Sostegni e distribuiti sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per istituto.
“Risorse destinate a supportare le istituzioni scolastiche statali – evidenzia la senatrice umbra del M5s, Emma Pavanelli – nello sviluppo di attività con l’obiettivo di migliorare le competenze di base, il consolidamento di discipline, la promozione di attività di recupero della socialità, della proattività, della vita di gruppo dei ragazzi nel periodo che intercorre tra la fine di questo anno scolastico e il nuovo”.
Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta, a livello nazionale, a 510 milioni.
Oltre ai 150 milioni che provengono dal decreto Sostegni, ci sono altri 320 milioni dal Pon per la scuola (risorse europee il cui bando scade nella giornata di oggi) e 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. Il rischio, però, è che il Piano estate faccia flop, almeno nelle scuole superiori.
Erica Cassetta, segretario regionale Cisl Scuola, evidenzia che l’interesse che si intravede nelle famiglie degli studenti più piccoli, elementari e medie, non è lo stesso di quello dei ragazzi più grandi. “L’80% delle famiglie dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, dato che riflette quello nazionale, non è interessato alle attività estive – spiega Cassetta – Questo, probabilmente, spingerà molti istituti superiori a non attivare i corsi estivi. La dad è stata molto più faticosa di quanto si possa immaginare sia per gli studenti che per gli insegnanti. I ragazzi delle superiori non vedono di buon occhio queste attività estive, seppur proposte nell’ottica di una maggiore socializzazione. Al momento la loro risposta sembra molto, molto tiepida”.