I segni di inciviltà continuano a moltiplicarsi anche nella pacifica e ospitale Perugia. Sul Messaggero Umbria viene riportata la storia di Lorenzo, un ragazzo perugino di poco più di vent’anni costretto a scappare per salvarsi dall’aggressione di un “branco”. Scappare semplicemente per via dei suoi gusti sessuali. Perché essere gay o “gender queer” può incredibilmente e assurdamente essere pericoloso, di questi tempi.
Il fatto è successo all’alba del primo gennaio. Lorenzo stava tornando verso la propria auto dopo la notte di San Silvestro passata in centro con gli amici. E lungo via dei Priori un gruppo di ragazzi lo incrocia tra via della Stella e via dei Priori e comincia a deriderlo. “Una paura incredibile. Di finire come tante storie che conosco, di non riuscire a combattere” – scriverà Lorenzo sul proprio profilo Facebook qualche giorno dopo, quando quella paura finalmente è passata. «Mi hanno visto, hanno capito subito chi fossi e hanno iniziato a seguirmi e offendermi». Racconta che il gruppetto inizia a farsi sempre più minaccioso e continua a seguirlo. «Vista la chiusura delle scale mobili Pellini a quell’ora sono stato costretto ad allungare il giro per tornare alla macchina – dice Lorenzo – ho fatto finta di non sentire quelle voci, ho accelerato il passo e finalmente sono arrivato alla macchina. Solo dopo essermi chiuso dentro ho potuto tirare un sospiro di sollievo. Ma quell’atmosfera di pericolo fisico che ho provato è difficile da dimenticare».