I Carabinieri di Baschi (TR), nella notte fra venerdì e sabato scorso, hanno arrestato per tentato omicidio un 43enne che, per futili motivi, in stato di alterazione psicofisica dovuta all’eccessivo consumo di alcool, aveva minacciato di morte ed aggredito con due coltelli il padre 71enne.
Un equipaggio dell’Arma, poco dopo la mezzanotte e mezza dello scorso 11 giugno, è intervenuta presso un’abitazione di Baschi (TR), in frazione Acqualoreto, dove era stata segnalata una violenta lite familiare in corso.
Sul posto i militari hanno trovato il richiedente aiuto, un pensionato 71enne, che ha raccontato loro che poco prima, per futili motivi legati al forte stato di ubriachezza, era stato violentemente minacciato ed aggredito dal figlio che si era poi dato alla fuga. L’aggressore, un 43enne disoccupato già noto per numerose segnalazioni per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti e la sottoposizione alla misura di prevenzione dell’Avviso Orale, anche in questo caso in stato di alterazione psicofisica dovuta all’eccessiva assunzione di alcoolici, aveva dapprima minacciato di morte il padre e poi, armatosi di due coltelli da cucina con lama di oltre 25 cm, aveva tentato, in due distinte riprese, di colpirlo al ventre ed al volto. Il figlio, che non riusciva a ferire il padre solo perché quest’ultimo si difendeva facendosi scudo con una sedia e tenendolo a distanza con un mattarello, dopo aver anche sfondato la porta del corridoio, fuggiva da casa con un ciclomotore.
I Carabinieri di Baschi (TR), supportati anche da militari dell’Aliquota Radiomobile di Orvieto (TR), hanno proceduto sia all’effettuazione dei relativi rilievi sulla scena del crimine, sequestrando i coltelli utilizzati per l’aggressione e rilevando i danneggiamenti posti in essere dall’aggressore nonché le tracce di sangue nell’abitazione, che alle ricerche del fuggitivo.
Il 43enne, rintracciato intorno le 1.20, e ancora in stato di alterazione, nei pressi dell’abitazione stessa, e con ancora sulle mani i segni dei tagli che si era procurato nella foga di brandire i coltelli e macchie di sangue sulla maglietta, è stato tratto in arresto per tentato omicidio ed associato al carcere di Sabbione.