A causa delle continue scosse di terremoto che ancora interessano l’area, oltre trentamila metri cubi di terra e roccia si sono staccati nella notte di sabato dallo sperone roccioso del Monte Vettore, in località Sasso Spaccato, nel comune di Montegallo (Ascoli Piceno).
La stima arriva dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina sull’area della slavina effettuato dal geologo della Protezione civile, Gianni Scalella, che ha sorvolato la zona a bordo di un elicottero dei carabinieri forestali. I primi dati dei rilievi sono stati trasferiti alla Protezione civile delle Marche e alla Dicomac. Non sono stati interessati dal crollo, invece, gli impianti di approvvigionamento idrico. Le cause del cedimento per il geologo della Protezione Civile sono da ricercare “nell’attività sismica che ancora continua in questa zona e nei cicli di gelo e disgelo”. Scalella ha messo in evidenza anche come in “questo momento non è pensabile un intervento diretto sulla slavina, il rischio valanghe in questo versante del Vettore è altissimo”.