Le presenze turistiche in Umbria nei primi undici mesi del 2018 superano i 6 milioni di presenze e dati parziali e provvisori di dicembre indicano un +21,25% negli arrivi e di quasi 14% nelle presenze rispetto al 2017 quindi una buona performance.
Anche a Foligno è tempo di bilanci ma forse per gli eventi sismici il bilancio non è stato così brillante come nel resto della regione. Infatti tra il 2018 e il 2017 c’è stato solo un + 6,2 per cento per gli arrivi e + 4,8 per cento per le presenze, mentre la situazione è migliore se si allarga la prospettiva agli ultimi quattro anni: tra il 2014 ed il 2018, considerato che c’è stata pure la crisi sismica del 2016, in percentuale l’incremento è del 21 per cento per gli arrivi e del 15,7 per le presenze ma, nel dettaglio, gli arrivi nel 2014 sono stati 89.200 e 123mila le presenze. Nel 2018 gli arrivi sono stati 108.400 e 200.100 le presenze.
Positivo è stato l’apporto dei finanziamenti europei per una cifra complessiva di quasi 10 milioni di euro, di cui 6,5 milioni di euro per Agenda Urbana con l’attivazione e la realizzazione di opere, tra cui l’illuminazione pubblica con i cosiddetti pali intelligenti, piste ciclabili.
I fondi per Parco urbano diffuso (circa 2 milioni di euro), funzionale a legare le varie parti della città legate alle presenze verdi che vanno dagli Orti Jacobilli, in zona mura- Ponte di Porta Firenze fino a Colfiorito, degli interventi a Sassovivo Pale e Rasiglia per dotare queste frazioni di strutture (bagni e parcheggi).
Per migliorare ancor più arrivi e presenze bisognerebbe predisporre un piano promozionale più efficace anche perché le città vicine di Spello, Bevagna e Montefalco e Trevi sono molto più gettonate dai turisti e qualcosa bisognerebbe copiare da loro.