Le aziende edili impegante nela realizzazione della quadrilatero Perugia -Ancona vantano crediti sproporzionati e, tutt’ora impagati dalla Astaldi: inporti complessivi che vanno dai 40 ai 60 milioni.
Importi che hanno causato disagi e fallimenti di alcune aziende legate al gruppo di coordinamento delle società creditrici.Il governo ad oggi ha fatto solo promesse.
Sono pronte nuove mobilitazioni qualora non si proceda in tempi rapidi con l’approvazione degli emendamenti previsti nello Sblocca cantieri che salvaguardino i loro interessi.
Il coordinamento delle imprese creditrici ha lanciato un messaggio attraverso un nota stampa “Non ci si fermi a un passo dalla soluzione”, dichiarandosi pronti a nuove mobilitazioni qualora non si dovesse procedere in tempi rapidi con l’approvazione degli emendamenti previsti nello Sblocca cantieri e che salvaguardano i loro interessi.
Ed hanno spiegato alla stampa “Dopo aver elaborato, in modo condiviso da tutte le forze politiche di Governo e di opposizione, un testo di emendamento al cosiddetto Sblocca cantieri in discussione in questi giorni al Senato tutto sembra tornare in alto mare per ragioni tutte legate a dinamiche politiche estranee alla necessità di riprendere davvero i lavori e salvaguardare gli interessi di decine e decine di imprese e di lavoratori che hanno lavorato sulla Perugia-Ancona”.
In accordo con le tutte le sigle sindacali del settore delle costruzioni è stato rivolto un ‘appello a tutte le forze politiche dell’Umbria e delle Marche, affinché sostengano e approvino l’emendamento presentato in Parlamento, al fine unico di riuscire a completare un’opera strategica per la vita e il futuro economico dell’Italia centrale evitando in questo modo enormi conseguenze sul piano economico e sociale.