Il senatore firmatario del disegno di legge sull’affido condiviso dovrà versare una bella somma per la sua campagna omofoba contro l’Arcigay per diffamazione, anche se lui non è per niente pentito.
Omphalos, l’associazione aderente ad Arcigay, e Michele Mommi, responsabile del gruppo giovani si sono sentiti diffamati con una campagna in quanto l’imputato ha affermato che l’attività di sensibilizzazione condotta dall’associazione nelle scuole era adescamento di ragazzi.
Così giovedì pomeriggio, il tribunale di Perugia, ha dibattuto la causa che vedeva sul banco degli imputati il senatore leghista Simone Pillon, primo firmatario del contestato disegno di legge sulla riforma dell’avviso condiviso ed è stato condannato dal giudice Michele Cavedoni che ha accolto la richiesta della pubblica accusa e delle parti civili condannando l’imputato per diffamazione e disponendo, oltre a 1500 euro di multa, la sospensione della pena condizionata al pagamento di una provvisionale alle parti civili: ventimila euro all Omphalos, rappresentata dall’avvocato saschia Soli, e diecimila euro a Mauro Monni.
Il risarcimento del danno ( le parti civili avevano chiesto 200.000 euro) sarà stabilito in sede civile.
Ma il senatore non si dà per vinto e insiste: “Difendere le famiglie dall’indottrinamento costa caro. E’ il primo grado, non è la sentenza definitiva. Ci sarà lo spazio per l’appello e la Cassazione.