Lancette indietro di 60 minuti questa notte 24 /25 ottobre, possiamo dormire un'ora in più, ma farà buio prima e aumenteranno i costi energetici.
Ma non preoccupatevi a parte gli orologi da polso ( alcuni) , nell'era digitale accade quasi tutto in automatico. Lo smartphone, per esempio, cambia da solo.
Il cambiamento dell'ora solare che scandisce il passaggio tra estate e l'inverno ,passando per l'autunno sempre più veloce, in Europa si chiama “Seasonal Affettive Disorder”, che consiste in una forma di depressione legata alla stagione – con il ritorno dell'ora solare tende ad aumentare- . Meno luce riceviamo, più siamo irritabili, stanchi e affaticati. Il disturbo, di cui soffrono in tanti, inizia con l'autunno e ha un picco nei mesi tra dicembre e febbraio.
Il SAD scatena ansia, irritabilità, depressione, stanchezza, mal di testa e insonnia in oltre tre milioni di italiani, soprattutto donne fra i 20 e i 40 anni. Solo all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso il SAD è stato ufficialmente riconosciuto un disturbo del tono e dell’umore alla cui origine ci sono cause oggettive: i cambiamenti luce-buio e l’accorciamento delle giornate possono influenzare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e di ormoni quali la melatonina, alterando i normali ritmi biologici.
Ecco come riconoscere i sintomi del SAD:
– Cambiamento stagionale delle abitudini alimentari: aumento dell’appetito con forte desiderio di carboidrati, dolci, caffeina, e conseguente aumento di peso;
– Facile irritabilità, pigrizia, malinconia, difficoltà nei rapporti interpersonali e sul lavoro;
– Calo del desiderio sessuale;
– Insonnia o, al contrario, ipersonnia.
Tra i consigli suggeriti per abituarsi gradualmente al cambio ed evitare di cadere nella depressione stagionale, c'è quello (sempre valido) di andare a dormire prima la sera ed alzarsi presto per almeno 15 giorni dopo il cambio dell'ora legale, per aiutare gli organi a ritrovare il senso del tempo naturale.
Codacons da tempo propone l'abolizione dell'ora legale perché “Secondo alcuni studiosi americani lo sfasamento di un'ora determina, in un bambino su due, disturbi del sonno. E sintonizzare i nuovi ritmi biologici provoca un disagio per l'organismo, anche negli individui adulti”.
La stessa organizzazione per il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, In base ai risultati di una recente ricerca, l'iniziativa sarebbe condivisa dall'80% degli italiani, stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale. In questo modo si recupererebbe il vantaggio di un'ora di luce anche in inverno, “senza subire però il costo economico e il disagio legato all'aggiustamento dell'orario”.
Il Codacons aggiunge “Ricordiamo che in farmacia, a seguito del cambio ora solare-legale, si impennano anche le vendite di prodotti contro il jetlag”.
L’ora legale in Italia venne introdotta per la prima volta nel 1916, con il decreto legislativo 631 del 25 maggio: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, ma venne applicata a partire dall’anno seguente. Fu nei primi anni Ottanta si decise di estenderne la durata, a 6 mesi. Nel 1996 ci fu un ulteriore prolungamento di un mese, concordato a livello europeo: il ritorno all’ora solare è stato quindi ritardato all’ultima domenica di ottobre.