Dopo la riunione dell’Assemblea legislativa che ha respinto con 11 voti favorevoli e otto contrari le sue dimissioni da Presidente della regione, secondo indiscrezioni confermate anche dalla agenzia di stampa Ansa, la Marini una volta rientrata nella sua abitazione di Todi è stata colta da un malore.
La presidente è stata accompagnata al vicino ospedale di Pantalla dove è rimasta in osservazione.
Il dibattito sulle dimissioni tenutosi ieri nell’aula dell’assemblea legislativa è stato molto pesante e dai toni alti, soprattutto dopo il risultato delle votazioni che con il suo voto ha contribuito in buona parte a far raggiungere al Pd la maggioranza assoluta necessaria a far passare l’atto di respingimento.
Fonti del partito nazionale del Pd hanno così commentato l’esito dell’assemblea di ieri “Incassato l’attestato di stima della maggioranza che desiderava, ci aspettiamo che ora Marini confermi le dimissioni, come lei stessa aveva lasciato capire nei contatti con i vertici nazionali del Pd, ieri”.
Da parte sua la Marini in lungo discorso tenuto subito dopo il voto ha rivendicato la sua autonomia ed ha criticato l’attesa dei tempi del codice etico del Pd affermando “dovrei attendere mesi di legislatura”.
Il Voto favorevole della Marini ha creato in aula dissensi e molte polemiche. La governatrice è tornata più volte a ribadire la sua onestà e la sua buona fede, conscia di aver fatto degli errori politici e umani, ma verta di aver rispettato sempre la legge.
Nel suo intervento ha spiegato “Non si sta in Paradiso a dispetto dei santi…Non lascio macerie né in materia di bilancio né sul sistema sanitario”.
Catiuscia Marini nel rispetto dell’artico 64 dovrà decidere in tempi brevissimi se restare presidente oppure no, ma forse si andrà ad elezioni anticipate. Lei stessa ha dichiarato “ci sta che questa sia una legislatura a chiusura anticipata”.