Giampiero Bocci rimane agli arresti domiciliari per la mega indagine sui concorsi truccati all’ospedale di Perugia, che lo vede indagato per abuso di ufficio, falso e rivelazione di segreto d’ufficio.
Lo ha deciso il gip di Perugia, Valerio D’Andria, che ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare, malgrado il recente interrogatorio in cui l’ex segretario del Pd ha dichiarato la sua estraneità ai fatti. Nell’interrogatrio ultimo l’ex sottosegretario dell’interno ha deciso di parlare ed ha risposto a diverse domande del Giudice “hanno speso il mio nome a mia insaputa”.
In relazione alla domanda inerente all’informazione sulle cimici posizionate negli uffici di Valorosi ed altri dirigenti dell’ospedale, aveva risposto “ non ho mai avuto questa informazione e non so perché Valorosi lo abbia riferito a Duca .
Secondo i legali del politico umbro, sono venute meno le esigenze cautelari. Ma Il gip è di tutt’altra opinione ed e ha rigettato l’istanza di scarcerazione. I termini per la custodia cautelare scadranno il 12 Giugno.
Per altri sette indagati sussistono “gravi indizi di colpevolezza” i giudici hanno accolto l’appello proposto dai magistrati del Tribunale del riesame di Perugia.
Il provvedimento depositato ieri riguarda in particolare l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca, l’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi e altre cinque persone.
E stata infine ridotta da sei mesi a 60 giorni la durata della misura interdittiva dal servizio per sei dipendenti dell’ospedale di Perugia.